La trazione dell’auto è un aspetto di cui molte persone si disinteressano, ma si tratta di un errore: scegliere tra trazione anteriore e posteriore è importante, ma per farlo dovete prima riconoscerle. Ecco qui le loro caratteristiche.
Trazione anteriore e posteriore oggi
Da anni, la scelta tra trazione anteriore e posteriore rappresenta una “diatriba” che infuoca gli animi degli appassionati di auto: quale trazione regala davvero il giusto equilibrio di guida? Molto difficile definirlo in termini assoluti, meglio analizzarne le peculiarità.
Prima di tutto partiamo dal presupposto che sulle auto moderne l’elettronica esalta (o appiattisce) le caratteristiche di qualsiasi tipo di trazione: per questo motivo i “reali” comportamenti stradali restano vera prerogativa delle vetture più potenti e “datate”.
Comunque la scelta della trazione rappresenta ancora un elemento fondamentale per la conduzione della vostra auto in piena sicurezza, e ne valorizza anche la dinamicità. Ecco quindi le principali differenze tra le due più diffuse tipologie di trazione.
Trazione anteriore e posteriore: le differenze
La prima, sostanziale, differenza tra trazione anteriore e posteriore è individuabile nel diverso modo di affrontare una curva.
La trazione anteriore è quella che “muove” la vostra auto attraverso le due ruote davanti; in condizioni di alta velocità e scarsa aderenza stradale, questa assoggetta il veicolo al fenomeno fisico del sottosterzo. In cosa consiste?
In poche parole, l’auto sottosterza quando tende ad allargare la propria traiettoria di percorrenza, ma come saprete, esiste anche il fenomeno opposto, cioè il sovrasterzo.
Questo è legato principalmente al comportamento, nella stessa situazione, della trazione posteriore. In questo caso, la tendenza, amplificata dalle condizioni stradali, è percorrere una traiettoria più stretta rispetto a quella impostata da voi attraverso il volante.
Come distinguere le trazioni auto
La trazione anteriore è la più diffusa (circa 70% dei veicoli) perché è più facile da gestire e anche da realizzare in fase produttiva, quindi è la più economica.
Ma anche la trazione anteriore ha un difetto, principalmente il possibile slittamento dei pneumatici in accelerazione, soprattutto se il motore è molto potente: ecco la cosiddetta “sgommata”, anch’essa potenzialmente pericolosa, come il sottosterzo (leggi anche sottosterzo e sovrasterzo, differenze e come reagire)
La trazione posteriore invece valorizza al meglio la prestanza del veicolo e tutta la sua potenza, per questo risulta la più utilizzata (e apprezzata) nelle auto sportive.
Ma esiste un modo rapido per riconoscerle? Se state guidando una vettura che vanta un’ottima aderenza in accelerazione (su manto stradale asciutto), sarà quasi certamente a trazione posteriore.
In pratica, soprattutto nelle mani di un pilota esperto, l’esperienza di guida sarà più vivace e scattante. Di contro, otterrete una stabilità minore sui fondi stradali a bassa aderenza, e meno controllo nelle manovre d’emergenza.
Oggi però, i controlli elettronici mitigano la maggior parte degli inconvenienti e delle differenze per rendere le auto più “guidabili” da tutti: per apprezzare ancora i comportamenti delle diverse trazioni dovrete quindi disinserirli (se possibile). Fate molta attenzione: in questo caso infatti il comportamento della vettura sarà molto diverso dal solito e potreste rischiare incidenti.
Leggi anche: trazione anteriore, posteriore e integrale, quale scegliere.
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