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Togliere l’impianto GPL: costi, vantaggi e svantaggi

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togliere impianto GPL

Quando l’impianto gpl auto compie dieci anni, va sostituito per legge: se però secondo voi è giunta l’ora di toglierlo, perché non è più necessario, cosa dovete fare?

Disintallazione impianto gpl: come funziona

Disinstallare interamente il sistema secondario di alimentazione GPL è piuttosto semplice, ma non si tratta di un’operazione che può essere compiuta da soli.

Perché? Ci sono 2 fattori che rendono indispensabile il passaggio in officina autorizzata:

  • la nuova omologazione dopo la rimozione dell’impianto
  • il suo corretto smaltimento

Una precisazione: il serbatoio del carburante è importante tanto quanto le valvole di sicurezza per i condotti, come tutta la parte idraulica, e sono tutti pezzi da eliminare correttamente prima di poter passare al collaudo.

I vantaggi di rimuovere l’impianto gpl? Non dover più sottostare alla manutenzione obbligatoria (tagliando e sostituzione) e risparmiarne i costi, soprattutto in vista di un cambio di auto.

Gli svantaggi? Trovarvi con la vettura “rattoppata”, oltre al mancato risparmio sul carburante.

Le valutazioni finali, quindi, le lasciamo a voi: noi ci occupiamo di spiegarvi costi e tempi per la rimozione dell’impianto gpl auto.

Rimozione impianto gpl: costi e tempi

Il veicolo, una volta rimosso l’impianto gpl, torna a essere considerato monofuel: per questo è necessaria la nuova omologazione. Ma quanto costa?

Si tratta di un’operazione che ha dei prezzi fissi, imposte più manodopera, con revisione completa finale: tra tutto, la spesa totale di aggira sui 300 euro (che possono aumentare in base ai costi dell’officina).

Quanto tempo ci vuole per rimuovere ad arte l’intero impianto GPL auto?

A parte le tempistiche tecniche per l’esecuzione del lavoro (da concordare con l’officina), vanno tenute presenti quelle burocratiche, cioè all’aggiornamento della carta di circolazione in Motorizzazione Civile. Solitamente questo periodo rientra nei 90 giorni di attesa per una carta aggiornata (come tempo massimo, ma ne bastano anche molti meno).

Durante questo periodo potrete comunque circolare, grazie all’attestato di avvenuto lavoro da parte dell’officina.

Rimozione impianto GPL: casi particolari

Ciò che abbiamo spiegato vale per gli impianti installati dopo l’immatricolazione dell’auto; se però il veicolo è uscito di fabbrica con l’impianto Gpl (verifica nel libretto di circolazione al punto P.3 B/GPL), la rimozione dev’essere autorizzata dalla Casa Madre o dalla Casa Costruttrice.

Come procedere in questo caso?

Prima di tutto serve il Nulla Osta, solitamente a pagamento: si tratta inoltre di un documento che non sempre viene rilasciato, in quanto è a discrezione della Casa madre.

Attenzione: oltre al ripristino delle condizioni iniziali si dovrà procedere anche a tappare i fori di posizionamento iniettori sul collettore di aspirazione, oltre a quelli di areazione per il serbatoio.

Leggi anche tagliando impianto GPL, cosa sapere!

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