Tesla è uno dei Brand automobilistici che meglio si è affermato nel corso degli ultimi anni, anche per merito di una comunicazione audace e imprevedibile, in grado di sconvolgere il mercato stesso, facendo spesso correre ai ripari anche i suoi personali competitors dell’industria delle quattro ruote. Molto del successo del Marchio americano, si deve alle visioni lungimiranti del suo fondatore, Elon Musk, magnate tanto geniale quanto imponderabile. Lo stesso patron di Tesla, ha sorpreso tutti svelando che prossimamente racconterà i dettagli riguardo alcune collaborazioni della sua azienda con altri costruttori di vetture elettriche e, soprattutto, chiarirà ai clienti le tariffe e le offerte per servirsi della ricarica Supercharger Tesla. La grande trovata è permettere le ricariche a tutti presso questi punti di ricarica.
Le stazioni Supercharger
Tramite le stazioni di Tesla sarà possibile ricaricare, non soltanto le vetture prodotte dal Marchio della Silicon Valley, ma anche i veicoli della concorrenza. Negli USA la rete di ricarica rapida di Tesla è composta – attualmente – da circa 25mila stalli in 2.700 siti collocati sulle arterie stradali a elevato scorrimento. Solo una piccola parte di questi è di ultima generazione (V3), cioè in grado di erogare fino a 250 kW, tuttavia la capillarità della rete è sicuramente un valore notevole per contribuire alla mobilità elettrica tanto auspicata dal proprietario di Tesla. Adesso, non è stata ancora data la conferma ufficiale, ma questa strategia verrà applicata anche in Europa e in Asia.
Promessa di tariffe agevolate
Non è da escludere che, per una prima fase, presso le stazioni di ricarica Supercharger di Tesla vengano designate delle tariffe agevolate. Prima, però, di aprire le porte delle sue stazioni di servizio a tutti i veicoli 100% Electric, occorreranno alcune specifiche modifiche. Infatti, Tesla adotta per i suoi connettori una specifica porta, con uno determinato design. Senza ombra di dubbio, per permettere ad altri veicoli di ricaricarsi dovranno essere usati dei particolari adattatori. Inoltre, c’è da registrare come le stazioni americane di Tesla, a differenza di quelle europee, non sfruttino lo standard CCS. Quest’ultimo passaggio, cambia le carte in tavola per l’Europa, Italia compresa, dove sono presenti circa 2.500 stazioni di Supercharger nell’arco di tutto lo Stivale. Vedremo nei prossimi mesi, quali saranno gli scenari definitivi del piano strategico di Tesla.
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