I due modelli più attesi della Tesla, ovvero la Roadster e il Cybertruck, rispettivamente la supercar spider e il SUV tutto spigoli, non si vedranno nemmeno nel 2022. A confermarlo direttamente il CEO dell’azienda californiana Elon Musk intervenuto a tutto tondo all’inizio della conferenza con gli analisti per la presentazione dei risultati finanziari del 2021 del marchio californiano.
Risultati finanziari peraltro in forte crescita con il secondo anno di fila in utile. In particolare, il fatturato delle attività automobilistiche è salito del 73%, un tasso di crescita inferiore a quello delle consegne (salite dell’87,4% a 936.172 unità) per effetto del peggior mix di prezzo, legato al sempre più preponderante peso della Model 3 sui volumi di vendita rispetto alle ben più costose Model S e X.
Numeri importanti quelli presentati, che hanno spinto i vertici a scrivere, nero su bianco, che “il 2021 è stato un anno di svolta per la Tesla” e a sottolineare come “non dovrebbero più esserci dubbi sulla sostenibilità e sulla redditività dei veicoli elettrici“.
Quei veicoli elettrici, che, però, nel 2022 rimarranno sempre gli stessi attualmente sul mercato. “Se introducessimo nuovi modelli – ha affermato Musk – il nostro output diminuirebbe perché dovremmo concentrarci su quelli. Quest’anno, dunque, non arriveranno nuovi modelli, non avrebbe alcun senso. Investiremo nello sviluppo del Semi, della Roadster e del Cybertruck con l’obiettivo di farli entrare in produzione il prossimo anno“.
E anche la compatta da 25 mila dollari annunciata al Battery Day del 2020 è ferma: “Non ci stiamo lavorando attualmente. A un certo punto inizieremo, ma ora non lo stiamo facendo. È un discorso complesso“.
Tesla, verso 1,5 milioni di auto prodotte
Elon Musk ha affermato anche che nel 2022 Tesla sarà in grado di aumentare la produzione e la consegna di auto di un buon 50% rispetto al 2021. Potrà farlo anche solo utilizzando le due Gigafactory attuali (Fremont, Shanghai), che si stanno progressivamente ampliando per incrementare i ritmi. Riguardo alle fabbriche di Austin e di Berlino, infine, entrambe stanno avviando la produzione.
La Casa, quindi, prevede di chiudere l’anno tra le 1,4 e le 1,5 milioni di auto prodotte. La crisi dei chip non preoccupa più di tanto: “Crediamo che la carenza di semiconduttori ci limiterà ancora un po’ nel 2022 – ha detto Musk – ma la situazione si sta risolvendo e riusciremo comunque a produrre più auto”.
Rimarranno quindi quattro modelli in vendita: Model 3, Model Y, Model S e Model X. Ci si concentrerà nel 2022 su altri due obiettivi invece: l’ultima versione della guida autonoma evoluta e le batterie con celle 4680, che in realtà sono già entrate in produzione.
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