Per descriverla in breve basta dire che la Volkswagen Scirocco è stata una Golf coupé, ma non sarebbe una dicitura abbastanza esaustiva per riassumere il concetto che ha rappresentato questa vettura (ormai storica).
Partiamo dal principio e scopriamo come e quando è nata la Scirocco.
Volkswagen Scirocco: una storia di brio e praticità
La versione più attuale della sportiva di Wolfsburg è la terza, ed è arrivata nelle concessionarie nel 2008: con la Golf ha in comune parte del design e il pianale, ma per il resto sono 2 auto diverse. Intanto, la Scirocco ha 4 posti ed è venduta solo nella versione con 3 porte.
La gamma motori è ricca, con le sue 6 unità sovralimentate a iniezione diretta: i motori benzina sono tutti TSI (1.4 – 122 e 160 cavalli, 2.0 – 210 e 265 cavalli), e c’è anche un 2.0 TDI a gasolio (140 e 170 cavalli).
Ma partiamo dal principio.
La prima Scirocco è nata nel 1974 (prima della Golf, di cui è la variante sportiva) e sostituisce la Karmann Ghia: la vettura è da sempre al passo coi tempi con la sua trazione anteriore e il motore raffreddato a liquido.
La produzione è Karmann, e i motori al lancio sono 2 (1.1 con 50 cavalli e 1.5 con 70 o 80 cavalli), ma ciò che colpisce tutti è il design unico, firmato Giugiaro.
2 anni dopo (1976) arriva il 1.6 con 110 cavalli (Golf GTI) e dopo altri 2 anni ecco il primo restyling (1978) con i paraurti in plastica e una nuova mascherina, oltre all’addio al motore 1.5, sostituito dal 1.3 con 60 cavalli e dal 1.6 con 85.
Scirocco II (1981 – 1992): l’evoluzione di un mito
3 anni dopo (1981) è il momento della nuova Volkswagen Scirocco: siamo alla seconda serie.
Stesso pianale e nuovo design, che regala spazio ai passeggeri posteriori e ai bagagli, ma non solo: anche la plancia infatti diventa più personale, differenziandosi molto da quella della Golf.
Il debutto della II serie continua con la gamma motori:
• 1.3 con 60 cavalli
• 1.6 con 75 cavalli
• 1.8 con 112 cavalli
• 1.8 con 90 cavalli (1982)
Passano gli anni e nel 1984 si arriva alla Scirocco GTX, la variante esteticamente più sportiva con minigonne, alettone, eccetera: questa versione lascerà il listino 2 anni dopo (1986) e verrà sostituita dalla GTI 16V con 136 cavalli.
Scirocco o Iroc? Ecco la III serie (2008-2017)
Passano diversi anni prima che Scirocco ritorni sui listini e nelle concessionarie: è il 2 agosto 2008 che viene ufficialmente presentata la III serie del modello, con il nuovo design nato da 2 matite italiane (Flavio Manzoni e Walter de Silva).
La vendita (in Italia) parte nel weekend dell’11/12 ottobre 2008, ma l’estetica che piacerà tanto ai clienti non è stata quella inizialmente prevista dalla concept “Iroc”, in cui era stata prevista una vistosa calandra centrale, bensì quella della Golf VI, uscita poche settimane dopo (proprio come per la I serie nel 1974).
La III serie della Scirocco e il suo design nuovamente unico piace: è una vettura diversa dalle altre, ed offre sempre spazio per 4 persone, ognuna nel suo sedile sportivo individuale.
Nel marzo 2010 la sportività che caratterizza da sempre la coupé tedesca raggiunge l’apice con la versione R e il suo propulsore 2.0 TFSI da 265 cavalli.
L’ultimo restyling risale al 2014 ed è stato l’ultimo, perché dal 2017 la vettura non è più in produzione.
Nonostante questo, per moltissimi appassionati la Scirocco resta un mito entrato a pieno diritto nella storia della Casa tedesca.
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