Tornano di moda, sempre più apprezzati per il tocco di eleganza e stile che donano all’auto: le fasce bianche sugli pneumatici.
Ma da dove viene questa moda? Scopriamo insieme la storia degli pneumatici a fascia bianca.
Le origini degli pneumatici a fascia bianca
In origine, le coperture prodotte per uso automobilistico erano di colore bianco, ossia il pigmento naturale della gomma impiegata a questo scopo. Nei primi anni del Novecento, un’azienda americana specializzata nella produzione di pigmenti scoprì che l’utilizzo del colore nerofumo nella mescola degli pneumatici, conferiva agli stessi maggior resistenza all’usura e una migliore trazione.
Quell’azienda, che si chiamava Binney & Smith, diede vita a una stretta collaborazione con la Goodrich Tire Company per la produzione di gomma nera destinata alla costruzione di pneumatici per autovetture e veicoli industriali. Se vi state chiedendo come mai citiamo una realtà imprenditoriale che ai più risulta ovviamente sconosciuta, sappiate che la stessa sarebbe diventata di lì a breve un marchio ben noto in tutto il mondo. I cugini Smith infatti abbandonarono ben presto il settore automotive per abbracciare il business della produzione di colori per bambini, dando vita a Crayola, marchio di colori per bambini con cui avete avuto sicuramente a che fare nella vostra infanzia, e che accompagna tutt’ora quella dei vostri figli.
Ma torniamo al nostro argomento. Il nerofumo, dicevamo in apertura, veniva usato come riempitivo nella gomma, conferendo a quest’ultima doti superiori di resistenza e durata. In particolare, lo pneumatico beneficia di maggior resistenza alla trazione (ossia la capacità di resistere se tirato al punto di scoppio o rottura) nell’ordine del 1000%. Ciò significa che l’aggiunta di nero fumo alla mescola di gomma ne aumenta la capacità di resistere alla rottura o ai rischi di esplosione di circa dieci volte.
Altro vantaggio di questa trovata consiste nel fatto che la temperatura di esercizio dello pneumatico si abbassa in particolare nelle aree del battistrada e della spalla, ossia le zone della gomma maggiormente stressate durante la guida. Ridurre il calore generato dall’attrito con l’asfalto (zona interessata: battistrada) e dai carichi verticali e longitudinali (spalla) significa ridurre il rischio di danni termici e aumentare ulteriormente la vita utile delle gomme.
La parte colorata di nero tuttavia, nei primi modelli interessava solo il battistrada e la spalla del pneumatico, mentre la parte laterale (meglio nota come fascia), rimase bianca per la maggior parte dei modelli commerciali per un lungo periodo di tempo. Se siete curiosi di sapere come si è passati dagli pneumatici bianchi, a quelli a fascia bianca per arrivare ai più moderni modelli neri, di seguito troverete alcune curiosità interessanti.
Estetica
In gran voga principalmente negli anni venti e trenta del novecento, gli pneumatici a fascia bianca risultavano esteticamente più aggraziati rispetto ai vecchi modelli completamente bianchi. La fascia a contrasto conferiva un’idea di leggerezza e un deciso tocco di luce alla vettura, soprattutto nella vista laterale. Il successivo passaggio alle gomme completamente nere (in primis adottate da auto di fascia alta) venne accolto dagli automobilisti come un gran vantaggio in termini di manutenzione, perché più facili da tenere pulite rispetto alle più classiche gomme a fascia bianca.
Si arriva così ai giorni nostri, in cui lo pneumatico nero è lo standard, tuttavia i modelli a fascia bianca stanno tornando in voga in una nicchia di appassionati, soprattutto per le automobili classiche e di interesse storico. Questa variante dal sapore retrò è indubbiamente percepita come un vezzo alla moda e di classe, soprattutto sull’auto giusta. Di contro, si rivela una scelta che può essere poco costosa, perché sono veramente pochi i modelli in commercio. La buona notizia, se desiderate regalare alla vostra automobile un treno di gomme a fascia bianca, è che qualsiasi pneumatico a parete nera standard può essere trasformato per avere quel look classicheggiante del pigmento albino con un po ‘di lavoro e una spesa minima.
La cosa migliore è sempre rivolgersi a un’esperto di tuning, ma se desiderate mettervi alla prova ecco come realizzare le fasce bianche per pneumatici.
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