Il primo anno di vita del Gruppo Stellantis è stato particolarmente positivo, infatti i risultati finanziari sono stati da record, addirittura 13,4 miliardi di euro di utile netto. Un bilancio estremamente positivo, che va a vantaggio anche dei dipendenti del colosso dell’industria. È stato deciso che ai lavoratori Stellantis sparsi in 30 Paesi in tutto il mondo sarà riconosciuto un bonus complessivo di 1,9 miliardi di euro, traducibile come il 70% in più rispetto ai 770 milioni di euro distribuiti nel 2020.
Valorizzazione del personale
Questa ridistribuzione dei capitali è figlio di una nuova politica da parte del Gruppo nato tra la fusione FCA e PSA. Il benefit riconosciuto ai suoi dipendenti mira a valorizzare l’impegno dei dipendenti attraverso un approccio pagamento per performance in un contesto difficoltoso (pandemia, carenza di semiconduttori, ecc.). Un calcolo basato su un numero di lavoratori Stellantis attorno alle 400.000 unità vuol dire che in media ogni dipendente riceverà quest’anno un bonus di 4.750 euro circa.
Le parole del CEO
Il Ceo del Gruppo, Carlos Tavares, ha detto a proposito di questa azione che valorizza i dipendenti: “I dipendenti sono il cuore di Stellantis. È grazie alla loro continua attenzione all’esecuzione e all’eccellenza che siamo stati in grado di raggiungere risultati record nel nostro primo anno come Stellantis. Ogni dipendente di Stellantis ha assunto il compito straordinario nel 2021 di combinare due case automobilistiche mentre affrontava gravi sfide esterne. Il nostro obiettivo è che tutti i dipendenti beneficino della crescita redditizia dell’azienda. Siamo lieti di premiare e ringraziare i membri del nostro team per il loro instancabile impegno”.
Le prospettive di crescita
Il Gruppo si aspetta che in Nord America nell’anno in corso il mercato aumenterà del 3%. Stessa percentuale prevista anche per l’Europa allargata e nel latino America. Dovrebbe crescere del 5% il mercato auto dell’India e dell’area Asia Pacific. Mentre dovrebbe restare stabile rispetto al 2021 il mercato auto in Cina e in Medio Oriente e Africa. Il direttore finanziario Richard Palmer ha detto che anche quest’anno la scarsità di semiconduttori proseguirà nell’essere un problema per l’industria delle quattro ruote. Il manager ha anche riferito che le difficoltà di reclutamento in alcune regioni e l’inflazione delle materie prime rappresentano delle sfide da affrontare nel 2022.
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