Il 2021 è stato un anno particolarmente brillante per tutti i Brand provenienti dalla Gran Bretagna, ma in particolar modo per Rolls-Royce, che in 117 anni di storia non aveva mai sfoderato dei numeri commerciali così importanti. Infatti, nell’anno appena trascorso il simbolo del lusso per eccellenza ha venduto a livello globale ben 5.586 unità, il che si traduce in una crescita del 49% rispetto allo stesso periodo del 2020, con risultati da primato in tutte le principali aree di mercato e per tutta la gamma proposta dal Brand di Sua Maestà.
In crescita anche nel 2022
Rolls-Royce è uno dei Marchi che fa parte del grande universo di BMW, e viste le stime iniziali sembrerebbe che il trend mantenuto durante l’anno scorso, possa essere confermato anche nel 2022. Infatti, il libro ordini del Brand britannico è già al completo per il primo trimestre dell’anno, grazie alla domanda sempre più elevata nei confronti di Cullinan e Phantom. La fabbrica di Goodwood lavora a pieno regime, ma i tempi di consegna restano stabili, circa un anno.
I risultati del programma Provenance dedicato alle usate e quello per le personalizzazioni hanno avuto un impatto eccezionale sull’economia del Brand, e confermano uno stato eccezionale di salute. “Il 2021 è stato un anno fenomenale per Rolls-Royce Motor Cars. Abbiamo consegnato più auto che mai nei 117 anni di storia del marchio, con una domanda senza precedenti per tutti i prodotti in ogni mercato globale”, ha commentato l’amministratore delegato Torsten Müller-Ötvös. Grande attesa anche per la prossima vettura, chiamata Spectre, un modello totalmente elettrico che punta a divenire l’oggetto del desiderio e l’auto cardine della produzione di Rolls-Royce.
Il lusso si salva
Mentre i grandi costruttori sono in difficoltà per tutte le vicende legate alla pandemia, alla crisi dei chip, il settore del lusso continua a strabiliare e ad avere un grande successo. Lo dimostrano i numeri di altri produttori di nicchia del Regno Unito: Bentley ha conquistato un massimo storico con 14.659 consegne e un +31% sul 2020. Lotus ha finito l’anno con un +24% e 1.710 vendite, il miglior risultato dal 2011, mentre l’Aston Martin ha avuto una crescita dell’82% grazie a 6.182 unità.
“Nel settore del lusso, la lotta non si è concentrata tanto sul tentativo di trovare clienti, quanto sull’assemblaggio di un numero di prodotti sufficiente a soddisfare l’enorme domanda dei clienti“, ha ammesso alla Reuters Müller-Ötvös, fornendo un’altra spiegazione aggiuntiva: “Il Covid ha costretto molte persone a fermarsi, a non viaggiare più e per questo motivo c’è un bel po’ di ricchezza accumulata e che viene spesa in beni di lusso e noi ne abbiamo approfittato”.
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