Ci sono 3 casi in cui potete richiedere il rimborso assicurazione auto prima della scadenza del contratto: leggete l’articolo per scoprirli.
Rimborso assicurazione auto: i 3 casi
Vendita, rottamazione e furto auto: ecco le uniche 3 circostanze in cui potete richiedere e ottenere il rimborso del premio pagato ma non goduto.
Per fare questa richiesta in caso di vendita dovete consegnare alla compagnia il passaggio di proprietà con il CDP e il contrassegno: solo così otterrete il rimborso della parte residua del premio, al netto di imposte, tasse e contributi SSN.
Se invece di vendere l’auto la rottamate, al posto del passaggio di proprietà va consegnato il certificato di demolizione: la data su quest’ultimo è fondamentale per il calcolo del rimborso.
Per chiedere il rimborso RCA in caso di furto serve invece una denuncia alle Forze dell’Ordine: in questo frangente l’importo viene calcolato dal giorno successivo a quest’ultima fino alla scadenza della polizza.
Rimborso assicurazione auto: le opzioni
Quando richiedete un rimborso dell’assicurazione auto ricordate che vi spetta solo sull’importo della RCAuto, senza considerare eventuali garanzie facoltative come furto e incendio.
Non dimenticate che è bene non chiudere mai definitivamente una polizza, bensì è un’ottima scelta “congelarla” tenendola bloccata: solitamente avrete poi fino a un anno di tempo per riattivarla trasferendola su un altro mezzo.
Considerate che optare per questa strada non vi frutterà rimborsi ma vi darà la possibilità di mantenere la classe di merito e i benefici della polizza attiva in precedenza: ricordate infatti che chi chiude una posizione assicurativa e la riapre parte dalla 14esima classe (neopatentati), a meno di non usufruire della Legge Bersani.
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