Oggi la diffusione delle auto elettriche continua la sua ascesa, ma tra i dubbi che attanagliano i consumatori riguardo l’acquisto di vetture green rientrano quelli sulla durata delle batterie: Ni-Mh e Litio, quale è migliore?
E soprattutto, quanto possono durare?
Durata batterie autotrazione
Le auto elettriche sono un investimento a lungo termine valido? Uno degli aspetti da tenere presenti per scegliere se acquistarne una è certamente la durata delle batterie.
Il dubbio è valido sia per le auto elettriche che per quelle ibride, insomma per qualsiasi tipo di vettura il cui funzionamento dipenda (anche in parte) da accumulatori.
La durata delle batterie per autotrazione dipende da 2 diversi fattori, strettamente legati tra loro, e cioè:
- la tecnologia utilizzata
- la capacità e la durata nel tempo
In generale, con la tecnologia di oggi possiamo dire che una normale batteria per autotrazione al litio dura circa 8 anni, e che la sostituzione del pacco batterie costa praticamente quanto un nuovo veicolo compatto con motore endotermico tradizionale. Ma quali sono le batterie migliori?
Batteria autotrazione al Ni-Mh o Li-ion?
Come detto, la vita utile e la durata di una batteria per autotrazione dipendono dalla tecnologia impiegata: ad oggi, gli accumulatori più diffusi sono quelli Ni-MH (nichel-idruri metallici) e Li-ion (ioni di litio).
Quest’ultima, è la tecnologia prediletta, grazie al minor volume e peso a parità di energia immagazzinata, e alla mancanza di “effetto memoria”, cioè la riduzione della capacità d’immagazzinare energia in caso di ricariche effettuate con la batteria non scarica.
Di contro, le batterie Li-ion hanno un progressivo decadimento prestazionale (inarrestabile), e il tutto è peggiorato dagli sbalzi termici: a temperature inferiori a -10°C e soprattutto superiori ai +30°C, questi accumulatori “soffrono” e diminuiscono la loro “vita” residua.
Come prolungare la vita delle batterie per autotrazione
Per far durare al massimo le batterie, i costruttori di auto elettriche si fanno supportare dall’elettronica, che interviene per regolare al meglio i processi di ricarica: minore è la profondità di scarica DoD (Depth of Discharge), più durerà l’accumulatore. Inoltre, la durata delle batterie al Li-ion è prolungata da ricariche frequenti, ma solo se calibrate dalla centralina.
Ricordate che la nociva esposizione alle alte temperature avviene anche nelle colonnine di ricarica “veloce”, a causa dell’alto voltaggio utilizzato: ma caricare sempre usando (al contrario) un basso voltaggio, ridurrà comunque la capacità della batteria, prolungandone però la vita utile.
In pratica, le batterie possono anche durare di più, ma tengono meno la carica, e questo influisce direttamente sulle prestazioni del veicolo (autonomia, potenza, eccetera).
Come intervengono le Case? Oltre a sfruttare le centraline, i costruttori sfruttano sistemi di raffreddamento sempre più evoluti: ad esempio sulle Tesla (ma anche sulla Renault Zoe ed altre auto) è stato studiato un tipo di raffreddamento batterie a liquido capace di mantenere al massimo (90% anche dopo 200.000 km) la capacità dell’accumulatore.
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