Gli ultimi giorni sono stati condizionati dall’impennata del prezzo dei carburanti, con benzina e diesel che hanno raggiunto delle cifre record, superando addirittura la soglia dei 2,5 euro al litro.
Il Ministro della Transizione Ecologica del Governo Draghi, Roberto Cingolani, ha pubblicamente dichiarato che questo aumento del prezzo dei carburanti è ingiustificato, innescando poi una serie di reazioni a catena, che ha costretto il Governo a intervenire repentinamente.
Venerdì 18 marzo, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha dichiarato il taglio di 25 centesimi sulle accise che gravano sui carburanti, un beneficio che ancora non è attivo, ma che lo sarà a breve (aggiornamento: il decreto legge è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 21/03 e vede la riduzione di prezzo di benzina e gasolio di 30,5 cent di euro al litro per 30 giorni, a partire dal 22 marzo 2022). Nel frattempo il prezzo di benzina e diesel è sceso presso le stazioni di servizio. Vediamo perché.
Un prezzo che scende
Il gasolio torna a essere meno caro della benzina, mentre continuano ad aumentare le quotazioni internazionali dello stesso diesel.
Osservando la consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, sabato scorso IP ha ridotto i prezzi consigliati della benzina di 6 cent/litro e quelli del diesel di 10 cent. Per Q8 rispettivamente -5 e -10, per Tamoil -6 e -8. Un andamento decrescente, che va a vantaggio sicuro dell’utente finale, in attesa dei provvedimenti promessi dal Governo italiano.
Attualmente si fa rifornimento in media con: self service benzina 2,13 euro/litro e diesel a 2,12 euro/litro, mentre al servito si sale rispettivamente a 2,24 e 2,23.
Bonus Benzina
Nelle ultime ore si sente parlare anche del Bonus Benzina, ma cos’è?
Innanzitutto, il Bonus Benzina non è un contributo concesso dal governo per l’acquisto di carburante. Con il nuovo decreto, il governo prevede che le aziende, a loro discrezione, possano concedere un buono carburante dell’ammontare massimo di 200 euro che, se concesso, sarà completamente esentasse.
Non sono previsti requisiti o limiti al reddito per potere accedere a questo benefit, il vero limite è quello di cui parla la norma: cioè il fatto di essere destinato ai lavoratori dipendenti di aziende private. Infine, è compito dell’azienda decidere se concedere o meno questo bonus, per questo motivo non è necessario presentare una domanda per poterne usufruire.
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