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Patente da privatista: quanto si risparmia

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patente da privatista

Avete intenzione di conseguire la tanto sospirata patente di guida ma non volete spendere una cifra complessiva troppo elevata? Potete portare avanti la procedura da privatista.

Quali sono le differenze di un sistema del genere rispetto a quello classico? Ma soprattutto, quanto risparmiate dal punto di vista puramente economico? Nelle righe seguenti, cercheremo di fornirvi determinate informazioni, rendendo il vostro iter molto più semplice per mettervi alla guida di una vettura in massima tranquillità.

Come funzionano i corsi di patente da privatista

Non sapete come conseguire la patente B e non avete alcuna intenzione di perdere troppo tempo in occasione della scuola guida con lezioni interminabili? Potete non iscrivervi ad alcuna autoscuola e ottenere comunque ciò che state cercando. Vi basta recarvi presso la Motorizzazione e sostenere una serie di passaggi burocratici un po’ più lunghi rispetto al solito. Tuttavia, sappiate che in questo modo spendete di meno, dato che non hai la necessità di dover perdere tempo con gli esami di teoria e i relativi corsi.

State attenti però, dato che comunque dovete superare le classiche due prove per ricevere l’attesa licenza. Come sempre, il vostro percorso si apre con l’esame di teoria, che si concretizza mediante una sequenza formata da 40 quiz di fronte ai quali dovete mettere una X su vero o falso. Quindi, quando avete ottenuto il foglio rosa, potete iniziare ad allenarvi alla guida agli ordini di un istruttore certificato e prepararvi al test pratico, durante il quale dovete commettere meno errori possibili al fine di non perdere tempo e spendere ulteriori cifre per altri esami.

Quanto spendete per la patente da privatista

Quanto siete tenuti a pagare per conseguire la patente da privatista e fare in modo che ogni tassello venga posizionato al posto giusto? In linea di massima, la vostra spesa parte da circa 650-700 euro. Si tratta di un buon prezzo, anche se nel corso degli ultimi anni è alzato rispetto al passato. Tutto ciò perché, se siete privatisti, dovete comunque obbligatoriamente effettuare 6 ore di pratica insieme ad un insegnante abilitato da un’autoscuola. Una voce del genere incide sul vostro costo complessivo per circa 150-200 euro.

Potete dunque capire come la situazione sia in notevole evoluzione in questo senso. Ad ogni modo, per portare avanti una simile procedura, dovete recarvi presso la Motorizzazione e compilare il modulo TT2112, che può essere scaricato anche presso il Portale dell’Automobilista. Dopo aver effettuato versamenti per ben 56 euro, tra cui 16 e 16 euro sul conto corrente 4028 e 16 e 9 sul c.c. 9001, è necessario che conseguiate un certificato medico, coadiuvato da un’apposta marca da bollo dal costo compreso tra i 20 e i 30 euro. Non dimenticatevi, inoltre, del vostro documento d’identità con la sua fotocopia e di due fototessere recenti su sfondo bianco.

Quanto risparmiate per una patente da privatista

A questo punto, non vi resta altro da fare che tornare alla domanda iniziale, ossia quanto si risparmia a fare la patente da privatista? Sappiate che per conseguire la patente B con il procedimento tipico, ossia con lezioni di guida, esame teorico, pratica ed esame di guida, dovete necessariamente spendere una somma di denaro compresa tra i 750 e i 900 euro. Alla spesa da corrispondere ad una qualsiasi autoscuola, dovete aggiungere un’ulteriore cifra dovuta all’obbligo delle 6 ore di guida con un istruttore abilitato.

Facendo due rapidi conti, potete rendervi conto che il risparmio medio può aggirarsi sui 100-150 euro, fino in alcuni casi a raggiungere i 200 euro. Certo, un guadagno di questo tipo può darvi una mano a sostenere la vostra situazione finanziaria e vi consente di guardare alla ricerca della licenza di guida con un pizzico di fiducia in più rispetto al solito. Ad ogni modo, un’autoscuola può darvi alcuni servizi che da privatisti rischiate seriamente di perdere. Tutto dipende dalle vostre preferenze specifiche, come vi spieghiamo nelle righe seguenti.

Quali vantaggi e svantaggi si nascondono dietro una soluzione del genere

Quale decisione dovete prendere? Meglio chiedere aiuto ad una scuola guida o portare avanti ciascun passaggio da privatisti? Come già accennato in precedenza, la scelta definitiva compete soltanto a voi stessi. Se volete muovervi in proprio, potete ricevere in cambio una serie di vantaggi, come ad esempio la prospettiva di gestire i vostri tempi in perfetta autonomia senza sottoporvi alle solite lezioni a cadenza quotidiana o quasi. Dovete comprare o scaricare dal web un manuale teorico, magari affidandovi ad una serie di test online per migliorare le vostre competenze complessive e avere maggiori chance di successo finale.

Quindi, se siete pronti, potete prenotarvi per l’esame di teoria e accedere alla prima sessione disponibile, comunque nel corso dei primi sei mesi dalla vostra domanda. Se non riuscite a superare una simile prova al primo colpo, potete comunque riprovarci dopo un mese, mentre se venite bocciati una seconda volta, dovete ripetere l’intero iter daccapo. Nel complesso, vi suggeriamo di sostenere l’esame da privatisti quando siete sicuri di poter riuscire a superare le varie prove nel giro di sei mesi senza dover prendere parte ad alcuna lezione. Infatti, se non vi sentite sicuri e qualcosa va storto, rischiate seriamente di dover spendere una cifra complessiva ampiamente superiore rispetto a quella inizialmente preventivata, con il pericolo di annullare qualsiasi tipo di risparmio economico.

Qualsiasi sia la vostra scelta, ciò che conta è che studiate e vi impegniate affinché riusciate a conseguire la tanto agognata patente di guida nei tempi e nelle modalità da voi stabiliti.

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