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Arrivano nuovi metodi per lo smaltimento delle batterie delle auto elettriche

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soluzione smaltimento batteria

Le auto elettriche sono l’ultima frontiera dell’automotive, un passo verso il futuro e verso un mondo delle quattro ruote più sensibile alle tematiche dell’ambiente. Tuttavia, finora esiste qualche perplessità su quello che è lo smaltimento delle batterie delle vetture elettriche, a causa di alcuni elementi che non possono essere riciclati. Quindi, se da una parte le vetture non inquinano, questo processo invece ha un duro impatto sull’ecologia. In soccorso di questa causa arrivano delle nuove soluzioni per lo smaltimento delle batterie, che promettono di portare grandi vantaggi a tutti, in primis al pianeta.

L’innovazione passa dal Regno Unito

Dal Regno Unito arrivano delle nuove tecniche basate sugli ultrasuoni, realizzate dai ricercatori delle università di Leicester e Birmingham. Tramite questa tecnica a base di ultrasuoni si eliminano le materie prime come il nickel, poi il materiale viene raccolto e riutilizzato per formare delle nuove unità che verranno montate su veicoli nuovi di zecca. L’intero processo – in fase di test – ha già dato grandi risultati tanto che ne è stato richiesto il brevetto in modo formale. Se potrà essere applicato alla produzione su larga scala, verrà risparmiato il 60% dei costi legati alla produzione di nuove batterie secondo le attuali stime. Gran parte del processo viene svolto in modo manuale ma si prevede di utilizzare, in un secondo momento, dei robot dedicati allo smontaggio delle batterie. Una volta portata alla massima efficienza, questa tecnica può arrivare ad assemblare 100 volte più materiali per batterie rispetto ai metodi di riciclo standard.

I passi in avanti degli USA

Altre interessanti soluzioni arrivano direttamente dagli USA. Negli States vengono portate avanti delle innovative tecnologie di recupero delle batterie, che sono state approntate dal progetto ReCell, sponsorizzato direttamente dal governo degli Stati Uniti. In tal caso, si tratta di metodi più vicini al modo tradizionale e che puntano a riciclare i catodi delle singole batterie mischiando il materiale nuovo con quello rigenerato nell’assemblaggio. L’obiettivo finale è raggiungere le quantità che servono per il funzionamento delle singole batterie, recuperando materiali chiave come cobalto e nickel. Si tratta di un importante passo per questa nazione, tanto che se riusciranno a recuperarne grandi quantità, gli Stati Uniti potranno eliminare i costi di outsourcing legati all’intero processo. Ciò avrà naturalmente effetti positivi per l’utenza a stelle e strisce, vista la riduzione dei costi produttivi e dei prezzi delle nuove auto elettriche.

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