Dopo autovelox e tutor, in grado di rilevare non solo la velocità ma anche il mancato pagamento della polizza Rc auto, è la volta dei droni che potranno rilevare le infrazioni finora più difficile da constatare, come ad esempio il sorpasso a destra, la circolazione sulla corsia di emergenza e altro ancora. Le multe con i droni sono quindi un nuovo spauracchio per gli automobilisti indisciplinati.
E lo sanno bene in Polonia dove da quest’anno gli automobilisti possono aggiungere i droni della polizia all’elenco di tecnologie già usate per sanzionare irregolarità in strada.
Del resto la Polonia non è l’unico paese che utilizza la tecnologia dei droni per “catturare” i conducenti. Le forze di polizia nel Regno Unito hanno iniziato a utilizzare droni dotati di telecamere ad alta risoluzione e apparecchiature di imaging termico per contrastare “la cattiva guida” già nel 2019, e le forze dell’ordine nel Queensland (Australia) hanno lanciato i loro droni proprio quest’anno per contrastare il fenomeno delle corse illegali su strada.
E anche negli Stati Uniti, le forze di polizia utilizzano i droni, sebbene tale uso varia da stato a stato e non è specificamente correlato al fermo di automobilisti indisciplinati per eccesso di velocità. Questi droni sono spesso usati anche per la sorveglianza o come primi soccorritori virtuali.
Multe con i droni, arriveranno anche in Italia?
La risposta è no. O meglio per ora sicuramente è no. Nel nostro Paese per ora non vi sono ancora stati test che prevedono l’uso di droni per controllare il traffico ma l’interesse per il loro impiego in generale sembra essere in crescita. E inoltre per le nostre leggi sarebbe obbligatorio segnalarne la presenza attraverso appositi cartelli come già accade con autovelox e tutor.
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