MINI Countryman: prezzo, dimensioni, caratteristiche

La MINI Countryman è stata introdotta per la prima volta nel 2010, suscitando scalpore ma facendo breccia nel cuore di tantissimi, non solo tra gli appassionati del Marchio di origine britannica. Un SUV cittadino e glamour, con delle doti dinamiche davvero pregevoli, un mix che ha determinato un giustificato successo. Nel 2017 è stata lanciata la seconda generazione che ha proseguito su quanto segnato dalla prima, recentemente invece è stato introdotto un restyling che ha reso la Countryman ancora più moderna e attuale, decisamente al passo coi tempi.

Design & Interni

Il design è tipicamente MINI, con le sue linee inconfondibili che hanno caratterizzato un mito. La seconda generazione di Countryman si distingue per un frontale dove compaiono delle prese d’aria dallo sviluppo verticale, mentre di lato si una nota una linea di cintura tra i passaruota particolarmente marcata. Al posteriore immancabili i gruppi ottici dalla forma ovale e dallo sviluppo in senso verticale.

Anche gli interni hanno un senso classico, l’impostazione originaria non viene rivoluzionata, ma semplicemente ammodernata. In questo modo abbiamo un quadro strumenti completamente digitalizzato, così come sistema di infotainment da 8,8’’ posto come sempre al centro della plancia all’interno di uno spazio circolare. Presenti ancora dei tasti fisici, che non guastano.

Allestimenti e motori

La MINI Countryman offre un’ampia scelta di motorizzazioni: benzina, diesel e ibrida. Tra quelli a benzina il più piccolo è il 1.5 litri a 3 cilindri della versione One da 102 CV, a seguire c’è quello della Cooper da 136 CV (questo può essere abbinato anche alla trazione integrale). Salendo di potenza incontriamo un propulsore 4 cilindri da 2,0 litri, anch’esso disponibile nella variante Cooper S da 192 CV e nella più potente John Cooper Works da 306 CV.

Non mancano nemmeno i motori a gasolio, infatti ci sono il 1,5 litri 3 cilindri da 116 CV del modello One D e il 2,0 litri e 4 cilindri che viene declinato in due versioni distinte, entrambe abbinabili sia alla trazione anteriore che a quella 4×4: la Cooper D da 150 CV e la Cooper SD da 190 CV. Ultima ma non ultima la motorizzazione ibrida plug-in, la Cooper SE: questo modello monta un propulsore a combustione interna da 125 CV a cui si aggiunge un motore elettrico da 95 CV, per una potenza complessiva di 220 CV.

Gli allestimenti previsti per la MINI Countryman sono cinque:

• One/One D: la versione di accesso alla gamma.
• Cooper/Cooper D: aggiunge potenza, la possibilità della trazione integrale e assistenti come i sensori di parcheggio posteriori.
• Cooper S/Cooper SD: si caratterizza per i cerchi in lega da 17″ e per alcuni elementi sportiveggianti, come i particolari sedili.
• Cooper SE: aggiunge diversi equipaggiamenti, come i servizi di navigazione e il selettore delle modalità di guida.
• JCW: la versione top di gamma, firmata John Cooper Works, offre i migliori equipaggiamenti Mini e prestazioni insuperabili.

Costo-efficienza: consumi e prezzi

Il ventaglio dei consumi è veramente variegato, infatti coi benzina si raggiunge un risultato che va dai 6,1 ai 7,3 litri ogni 100 km a seconda del propulsore scelto. Con quelli diesel, che si riescono a percorrere di media i 4,7 e i 5,7 litri ogni 100 km. La versione in assoluto più efficiente è la Cooper SE All4, con propulsore ibrido plug-in: i valori dichiarati per questo modello sono pari a 1,7-1,9 litri per 100 km.

Il listino prezzi è molto ampio, si parte dai 28.450 euro della One a benzina, passando per 31.100 euro della One D, per finire coi 44.000 euro della Cooper SE e i 48.500 euro della John Cooper Works.

Qual è la migliore per te?

Indubbiamente il pacchetto Cooper offre un ottimo bilanciamento tra feeling di guida, prestazioni ed equipaggiamento. Se il vostro obiettivo è cercare qualcosa di perfettamente bilanciato, questo è quello che fa per voi.

Pro e Contro

Pro:

• Personalizzazione: ampia la possibilità di rendere la propria MINI pressoché unica.
• Guida: il feeling di guida è ai vertici della categoria.

Contro:

• Confort: le sospensioni rigide non aiutano a innalzare il confort e ad assorbire al meglio le asperità.
• Servosterzo: non filtra molto e in manovra lo sterzo è duro.

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