Il mercato auto europeo vede proseguire un periodo decisamente difficile. Secondo i dati diffusi da ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association, ossia l’Associazione Europea dei Costruttori Auto), nel mese di novembre 2021 sono state immatricolate nell’Unione Europea 713.346 vetture, pari ad un decremento del 20,5% rispetto allo stesso periodo del 2020 (897.332). Un calo, però, inferiore a quello di ottobre. In termini di volumi, questo novembre è stato il peggiore dal 1993. Se allarghiamo il numero di Nazioni coinvolte e consideriamo anche il Regno Unito e i Paesi Efta (Unione Europea, Islanda, Norvegia, Svizzera), sono state immatricolate 864.116 vetture, -17,5% rispetto al 2020 (1.047.056).
Andando a guardare i numeri del 2019, nell’Unione Europea erano state immatricolate 1.020.023 vetture. Tenendo conto di Regno Unito ed Efta, le immatricolazioni salgono a 1.211.545. Rispetto a due anni fa, quindi, il calo è ancora più marcato. Tornando al 2021, ACEA segnala cali a doppia cifra in molti mercati dell’Unione Europea, tra cui tre dei quattro mercati principali: Germania (-31,7%), Italia (-24,6%) e Spagna (-12,3%).
Mercato auto a novembre 2021, il calo è dovuto alla crisi dei semiconduttori
ACEA sottolinea che la ragione principale è da ricercare nel problema della fornitura di semiconduttori che ha inciso negativamente sulla produzione di automobili. Di conseguenza, come sappiamo, i tempi di consegna delle nuove vetture si stanno allungando notevolmente.
Questo trend negativo degli ultimi mesi sta riflettendo molto sull’intero anno 2021. Le immatricolazioni nei primi 11 mesi dell’anno a livello di Unione Europea mostrano un calo dello 0,04% rispetto al 2020. Un dato “pesante” considerando che nella prima parte del 2021 c’è stata una forte ripresa facilitata dal fatto che nei primi mesi del 2020 il mercato dell’auto era praticamente paralizzato a causa del lockdown. (Rispetto ai primi 11 mesi del 2019, la diminuzione è del 25,6% – dati UE + Regno Unito ed EFTA).
E sempre nei primi 11 mesi del 2021 soltanto i piccoli mercati dell’Islanda e della Norvegia registrano una crescita. Tutti gli altri sono in rosso, compresi i cinque maggiori Paesi che assorbono 7 auto per ogni 10 vendute. La Germania, sempre rispetto al 2019, chiude il consuntivo gennaio-novembre con un calo del 28%, la Francia perde il 25,1%, l’Italia il 22,8%, la Spagna il 32,9% e il Regno Unito il 28,8%.
Guardando invece i risultati dei gruppi automobilistici c’è poco da dire vista la situazione. La maggior parte mostra forti cali. Il Gruppo Volkswagen, ad esempio, chiude novembre 2021 con un calo del 33,7% (sul 2020 e a livello di Unione Europea). Il Gruppo Stellantis, invece, cede il 23,5%. Calo del 12,9% per il gruppo Renault. Bene il Gruppo Hyundai con una crescita del 20,9%.
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