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Mercato Auto: il 2021 in Europa dominato dal segno negativo

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Se il 2020 è stato per il mercato dell’automobile in Europa un anno di grandissime difficoltà, nel quale ha inciso prepotentemente lo svilupparsi della pandemia di Coronavirus che ha stoppato le attività per alcuni mesi, per quanto riguarda il 2021 l’andamento non è stato migliore.

L’anno appena concluso è stato a sua volta condizionato dalla morsa del Covid-19 ed è stato falcidiato dalla crisi dei semiconduttori, che ha determinato una serie di lunghi problemi nella realizzazione e nella consegna delle nuove vetture. I numeri forniti da ACEA ci dicono che, considerando l’Unione Europea, il Regno Unito e i Paesi Efta, nell’intero 2021 sono state immatricolate 11.774.885 vetture pari ad una contrazione dell’1,5% rispetto a un 2020 già complesso.

Confronto con il 2019

Se i paragoni vengono effettuati con il 2019, scopriamo che nel Vecchio Continente nel 2021 il mercato delle quattro ruote è crollato del 25,5%. Nel 2019, infatti, erano state immatricolate nel totale ben 15.805.658 vetture. Un risultato su cui ha influito soprattutto la crisi dei chip che, come sottolinea ACEA, si è fatta sentire specialmente durante la seconda metà del 2021.

Ogni mercato nazionale ha comunque subito una flessione prepotente, eccezion fatta per le piccole realtà di Norvegia e Islanda che sono cresciute, ma negli altri Paesi la situazione è stata diversa soprattutto in quelli che sono considerati come la locomotiva del continente. Quindi i cinque maggiori mercati, cioè quelli di Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna che assorbono il 70% delle immatricolazioni dell’area, sono andati in calo. Il risultato peggiore lo ha fatto registrare la Spagna che accusa un negativo del 31,7%, seguita dal Regno Unito (-28,7%), dalla Germania (-27,3%), dalla Francia (-25,1%) e dall’Italia (-23,9%).

Numeri poco incoraggianti

Nel mese di dicembre, secondo i dati ACEA e sempre considerano Unione Europea, Regno Unito e Paesi Efta, sono state immatricolate 950.218 vetture che corrispondo a un saldo negativo del 21,7% rispetto allo stesso mese del 2020. Numeri che certificano una certa preoccupazione per tutto il settore dell’automotive europeo.

Nel 2022 l’obiettivo è quello di invertire il trend, tuttavia questa operazione non sarà facile, perché la crisi dei semiconduttori è ancora presente e la morsa del Covid-19 è lontana da una vera e propria conclusione.

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