Quando si devono percorrere lunghi tratti in autostrada, mangiare un boccone è utile per contrastare i morsi della fame ma anche per combattere la sonnolenza. Naturalmente, il cibo non deve essere pesante sennò la digestione potrebbe compromettere la capacità di concentrazione del conducente, con conseguenze anche gravi. Ma il Codice della Strada come tratta questo argomento, si può mangiare al volante?
Mangiare al volante: cosa dice la legge
Il Codice della Strada non vieta esplicitamente di mangiare mentre si è al volante tuttavia, per via analogica, si può comprendere quali sono le fattispecie non consentite. Ad esempio:
- Art. 141 CdS: al secondo comma questa norma prevede l’obbligo per il conducente di conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile. Questa norma vieta quindi tutte le condotte che possono comportare una distrazione o un rallentamento dei riflessi.
- Art. 169 CdS: la norma stabilisce che il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida. Si tratta quindi di una ulteriore specificazione della disposizione precedente, che sembra però far riferimento più al libero uso delle mani che non delle altre parti del corpo;
Mangiare alla guida: quali le sanzioni previste
Il divieto può essere quindi ricavato dal combinato degli articoli 141 e 169 del Codice della Strada: questo perché le mani devono essere sempre sul volante o, comunque, non impegnate in altre azioni o con oggetti.
In caso di violazione dell’articolo 169, si rischia una multa da un minimo di 85 euro a un massimo di 338 euro. Invece, la sanzione per la violazione dell’art. 141 va da un minimo di 41 euro ad un massimo di 169 euro.
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