Tutte le auto devono essere dotate delle luci abbaglianti e di quelle anabbaglianti, il cui uso è regolamentato anche dal Codice della Strada. Ma quali sono le differenze che intercorrono tra le due tipologie di dispositivo di illuminazione? Facciamo chiarezza.
A cosa servono gli anabbaglianti auto e quando si usano
Gli anabbaglianti hanno lo scopo di illuminare la strada grazie ad un fascio di luce inclinato, così da non finire negli occhi degli altri automobilisti.
Nei vecchi modelli di auto, gli anabbaglianti si accendevano manualmente con una leva o un tasto; oggi, invece, le luci anabbaglianti possono essere anche automatiche e anche la tecnologia è ben diversa: si è passati dalle lampadine “classiche” a luci LED o Xenon.
La spia che indica l’accensione degli anabbaglianti è di colore verde e la si ritrova, oltre che sulla plancia anche sui comandi.
Quando è obbligatorio utilizzare le luci anabbaglianti? Innanzitutto, è importante sapere che l’articolo che ne regola l’uso è il 153 del Codice della Strada, ossia quello che riguarda i dispositivi di illuminazione dei veicoli. Secondo la legge, l’accensione degli anabbaglianti è prevista dalla mezz’ora successiva al tramonto a quella che precede l’avvento dell’alba, oltre che in situazioni quali:
- situazioni di scarsa visibilità, come in caso di nebbia, quando ci sono condizioni atmosferiche avverse o in galleria;
- in caso di emergenza, come in caso di trasporto di feriti o persone che necessitano di cure urgenti
- quando non si possono tenere accesi gli abbaglianti, ossia quando si incrociano altri veicoli su strada: con gli anabbaglianti, infatti, si scongiura il rischio di accecare gli altri automobilisti.
In caso non si rispetti l’obbligo di utilizzo degli anabbaglianti, la multa prevista va da 42 a 173 euro; in caso invece di malfunzionamenti di una o più luci, si rischia una sanzione da 87 a 433 euro.
Abbaglianti auto: quando si usano
Gli abbaglianti auto, detti anche proiettori di profondità, riescono ad illuminare più strada rispetto agli abbaglianti. Allo stesso tempo, però, bisogna fare molta attenzione: non possono essere mai accesi in presenza di altre vetture per il rischio nominato nel paragrafo precedente, ossia di limitare improvvisamente la visibilità degli altri automobilisti.
A livello di spie auto, è semplice distinguere abbaglianti e anabbaglianti: se l’accensione dei primi era riconoscibile per mezzo della spia verde, i secondi per l’accensione di una spia blu che rappresenta una luce con 5 linee orizzontali.
Secondo il Codice della Strada, gli abbaglianti si possono usare:
- per segnalare la volontà di effettuare un sorpasso, lampeggiando rapidamente così da comunicare le proprie intenzioni all’auto che ci precede
- fuori dai centri abitati poco illuminati o nel caso in cui non ci siano condizioni di visibilità minima
- per segnalare pericoli sulla carreggiata e scongiurare incidenti.
In caso si utilizzino gli abbaglianti in modo non conforme alle norme si rischia una multa da 84 a 335 euro più 3 punti in meno dalla patente.
Quali sono le luci diurne auto?
Le luci anabbaglianti e gli abbaglianti non devono essere confuse con le luci diurne, che sono quelle che non si spengono mai, senza poter essere disattivate.
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