Lapo Elkann è la figura che ha dato anima e corpo al progetto “Garage Italia Customers”, un’avventura imprenditoriale nata come un sogno ambizioso e divenuta una realtà rispettata, seguita e apprezzata all’interno del mondo delle personalizzazioni auto. Il rampollo di casa Elkann è colui che ci ha messo la faccia in tutti questi anni, personificando – in parte – l’azienda, ma adesso dopo quattro anni dall’apertura, le strade di Lapo e Garage Italia si separano definitivamente. Il motivo? Dissidi con i soci.
Elkann dice basta
Garage Italia è stata recentemente acquistata dalla società svizzera Youngtimers Asset Company, tuttavia Lapo Elkann aveva mantenuto il suo incarico all’interno dell’azienda da lui stesso fondata nel 2017. Le cose però sono recentemente cambiate, come spiegato dallo stesso Elkann tramite social e con un comunicato ufficiale. “In disaccordo con i nuovi soci – scrive Lapo in un tweet – con effetto immediato mi dimetto da Presidente onorario e membro del CdA della società che controlla Garage Italia”. “Lapo Elkann – si legge in una nota – continuerà a guidare la società – da lui stesso interamente detenuta – titolare de L’Astronave di piazzale Accursio a Milano e di Fb Garage, società attiva nell’organizzazione di eventi”.
Il motivo del disaccordo
Garage Italia è stata venduta alla società lussemburghese Fbnk Finance sarl. La controllante svizzera Youngtimers Asset Company, quotata alla Borsa a Zurigo (e di cui Lapo è socio con il 23,04 per cento) ha annunciato una partnership con Fbnk Finance, una società di investimento lussemburghese di proprietà di un investitore veterano di e-commerce, Aston Fallen, per ampliare i servizi di tokenizzazione per le auto da collezione su precedente iniziativa Nft di Garage Italia. L’accordo ha come obiettivo la cessione del 30% di Garage Italia per tre milioni di franchi svizzeri, con un’opzione per la vendita del restante 70 per cento per otto milioni di franchi.
Fbnk Finance sarà rinominato in Garage Italia Finance S.r.l. con effetto immediato. L’operazione è avvenuta attraverso la controllata Youngtimers Asset Company. Il dissidio nasce per la visione strategica e industriale incentrata sulla creazione di valore di lungo periodo di Lapo Elkann, fondatore dell’azienda, contro un approccio finanziario a breve termine dei soci. Altro terreno di scontro è stato l’attività di elettrificazione delle auto, avviata da Lapo alcuni anni fa, su cui gli svizzeri avrebbero deciso di non puntare. Una storia che si chiude nel peggiore dei modi.
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