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Incentivi rottamazione: cosa sono e come funziona

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Incentivi rottamazione come funzionano

Esistono dei casi in cui rottamare è sinonimo di risparmiare: stiamo parlando dell’acquisto di una nuova autovettura e degli sconti e incentivi che lo Stato prevede per tutti coloro che toglieranno dalla circolazione un vecchio mezzo.

Cosa significa rottamare?

Arriva un momento, nella vita di un automobilista, in cui ci si rende conto che non è più possibile vendere un’auto di proprietà.
Che il motivo risieda nell’eccessiva vecchiaia del mezzo, nella grande quantità di gas inquinanti che rilascia nell’atmosfera o nell’esagerata serie di pezzi che andrebbero cambiati per risistemarla, la soluzione è una sola: rottamare.

Rottamare significa togliere dalla circolazione un veicolo, mediante la distruzione dello stesso e reimpiegando la targa di immatricolazione.

Lo Stato, in questi particolari casi, ha previsto degli incentivi per tutti coloro che acquistano una nuova autovettura rottamandone un’altra.

Cosa sono gli incentivi per la rottamazione?

Sono essenzialmente degli sconti di cui l’acquirente, dopo la rottamazione, potrà usufruire nell’acquisto di un nuovo veicolo.
Sono stati introdotti ormai da diversi anni con il preciso scopo di scoraggiare il mantenimento di un’auto vecchia ad alto tasso di inquinamento, in loco di una vettura nuova e più eco-friendly.

Gli incentivi sulla rottamazione permettono così di svecchiare il parco auto della nazione, (in particolare quello italiano, tra i più vecchi d’Europa) aiutando i cittadini ad acquistare auto nuove e meno inquinanti.

Tali incentivi dipendono fortemente dalla categoria del veicolo che si andrà a rottamare (euro 0, 1, 2 e così via) ma anche da quale veicolo si andrà ad acquistare.

Incentivi rottamazione auto 2019: i numeri

Chiariamo subito che nell’acquisto di auto elettriche o ibride, esistono già degli incentivi chiamati Ecobonus che sono totalmente indipendenti dal fatto che un soggetto rottami o meno un mezzo proprio.

Gli sconti riguardano tutti coloro che acquisteranno un’autovettura nel periodo compreso tra il 1 Marzo 2019 ed il 31 Dicembre del 2021.
Qualora si acquisti un’autovettura con emissioni dichiarate inferiori o pari ai 20 g/km, il che comprende tutte le auto elettriche, l’ecobonus garantisce un incentivo di 4.000 euro che diventano 6.000 qualora l’acquirente rottami un’auto ricadente nella classe d’inquinamento Euro 0, 1, 2, 3 o 4.

Nel caso in cui l’acquisto riguardi un’auto con emissioni dichiarate comprese tra i 21 ed i 70 g/km, il che comprende quasi tutte le auto ibride, l’incentivo economico avrà il valore di 1.500 euro che aumentano fino a 2.500 euro se l’acquirente rottama la sua vecchia auto, quest’ultima sempre con una classe d’inquinamento compresa tra Euro 0 ed Euro 4.

La pratica per inserire il bonus dovuto con la rottamazione è trattata esclusivamente dal concessionario: un requisito fondamentale, in tal senso, è quello secondo cui il proprietario dell’auto da rottamare dovrà dimostrare di essere l’intestatario della stessa da oltre 12 mesi; è concessa un’eccezione qualora il proprietario sia comunque un familiare convivente.

Nel caso in cui non fosse decorso tale lasso di tempo, la rottamazione non avrà alcun valore sull’acquisto della nuova autovettura.

Un ulteriore limite è rappresentato dal prezzo dell’autovettura che si andrà ad acquistare: se questa dovesse superare i 61.000 euro IVA inclusa, ovvero i 50.000 euro senza IVA, non sarà prevista né l’applicazione dell’ecobonus né tantomeno il bonus rottamazione.

Purtroppo, nonostante sia risaputo che i veicoli ad alimentazione GPL e Metano siano particolarmente attenti alle emissioni, nessuno dei veicoli dotato di questa alimentazione riesce a contenere l’inquinamento al di sotto dei 70 g/km fissati dalla legge.

Ciò significa che nell’acquisto di autovetture con tale alimentazione, non sarà prevista l’applicazione di nessun bonus.

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