Gli incentivi auto sono ritenuti uno strumento importante per dare una spinta a tutto il mercato dell’automobile, un volano imprescindibile per far ripartire l’economia e per contribuire a consolidare quella che è chiamata “transizione ecologica”, ovvero sia l’inevitabile passaggio dalle motorizzazioni tradizionali (benzina e gasolio) all’elettrico. Nel corso del 2021 sono stati elargiti numerosi incentivi tramite l’Ecobonus, che è stato letteralmente polverizzato appena è stato possibile accedere a questo credito. Il recente maxi emendamento della Legge di Bilancio 2022 emanato dal Governo Draghi, tuttavia, non ha fatto accenni a nuovi fondi per l’Ecobonus, spiazzando tutti gli addetti ai lavori dell’industria delle quattro ruote.
La Manovra
Per quanto riguarda i fondi previsti nella Manovra, si parla di 150 milioni di euro pensati per sostenere “gli operatori economici nel settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, gravemente colpiti dall’emergenza Covid”. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Manovra finanziaria, i ministeri competenti dovranno scegliere i modi di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse. Altri dettagli giungeranno entro la fine di febbraio del 2022. Il fondo va comunque ad aggiungersi a quello per sostenere la “mobilità sostenibile” previsto dalla stessa legge di Bilancio di quest’anno.
Passi indietro
La situazione attuale sembra segnare un significativo passo indietro su quelle che erano le prospettive di un sicuro rifinanziamento degli incentivi per auto. Prima di tutto, sembra che il pensiero del ministro allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che aveva parlato della possibilità di rifinanziare il bonus auto all’interno della Manovra, non avrà quindi un seguito concreto. Questo proclama non sembra essere in linea con l’andamento attuale del Governo. Sono rimasti inascoltati anche gli appelli lanciati più volte dal settore, che aveva chiesto incentivi stabili per assicurare solidità a una delle industrie più colpite dalla pandemia. E una delle più importanti per l’economia del Paese. Vedremo se a questo elenco verranno aggiunte altre rimostranze, che potrebbero far cambiare idea a chi ha il dovere di impostare i contenuti della prossima Manovra di bilancio.
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