Con il decreto bollette si è tornati a parlare di incentivi auto. Dopo il mancato rifinanziamento dell’Ecobonus con la finanziaria, il Governo ha approvato i nuovi incentivi, stanziando 800 milioni di euro per il 2022 e un miliardo di euro all’anno per il periodo 2023-2030.
Una misura definita quindi strutturale, ossia prevista ogni anno per almeno sette anni. Come in passato gli ecobonus per l’acquisto di una nuova auto dovrebbero servire alla riconversione del settore, favorendo l’acquisto di auto elettriche e ibride.
In realtà non si conosce ancora l’entità degli incentivi per le automobili nuove. I bonus di certo questa volta saranno in vigore per 9 anni, perciò fino al 2030.
I bonus però, almeno per il 2022, non riguarderanno solo le elettriche e le plug-in. Ma dovrebbero ricalcare lo schema del 2021. Quindi con tre quarti dei fondi sulle auto a basse emissioni (0-60 g/km di CO2) e un quarto su quelle con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2.
Come saranno suddivisi i bonus con il decreto bollette
Facendo un po’ di crono storia a marzo 2019 era scattata l’introduzione dell’Ecobonus auto calcolato in base alle emissioni di CO2 attraverso una doppia fascia. Tra 0 e 20 g/km (auto elettriche) e tra 21 e 60 g/km (ibride plug-in).
Nel 2020 invece è arrivato l’incentivo per le auto ibride e termiche a basso impatto. Nel 2021 un doppio intervento a favore di auto elettriche e ibride plug-in: il primo il 27 agosto risolto spostando 57 milioni di euro dall’extra bonus a favore di quello vero e proprio, nel frattempo esaurito.
Il secondo il 24 settembre, con il Governo intervenuto per decreto con lo stanziamento dei 65 milioni di euro. Probabile quindi che anche in questa circostanza il contributo totale andrebbe da un minimo di 3.000 euro (per la fascia 21-60 senza rottamazione) a un massimo di 9.000 euro (per la fascia 0-20 con rottamazione). Questo è chiaramente ad oggi in divenire e si aspettano notizie del Ministro per lo Sviluppo Economico.
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