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Immatricolazioni auto: agosto 2021 segna in Europa un -18,1%, Stellantis a -29,4%

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Immatricolazioni auto agosto 2021

Immatricolazioni auto in calo del 18,1% ad agosto in Europa. Ancora un mese difficile per il mercato automobilistico, confermato dai dati dell’Acea, l’associazione dei produttori europei.

Certo, complessivamente da inizio anno (2021) le immatricolazioni auto sono state 8.188.886, il 12,7% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso, profondamente colpito dalla pandemia. Ma questo è un dato chiaramente trascurabile e fuorviante. Un rimbalzo nel 2021 era assolutamente scontato, ma non riflette certamente la situazione reale del settore dell’auto.

E attenzione. Sul mercato dell’auto, stremato dalla pandemia, sta arrivando un’altra stangata: la crisi dei semiconduttori che sta interessando in maniera sempre più grave anche la produzione di auto.

Tra i singoli costruttori, il gruppo Stellantis ha immatricolato nel mese di agosto in Europa, Paesi Efta e Regno Unito 122.836 auto, il 29,4% in meno dello stesso mese del 2020. La quota è pari al 16,9% a fronte del 19,7%. Da inizio anno le immatricolazioni sono 1.684,112, il 14,8% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso con la quota che passa dal 20,2% al 20,6%.

Immatricolazioni auto, solo la Norvegia sorride

Altro aspetto di interesse per gli addetti ai lavori, sempre prendendo come riferimento il 2019, è che dei 30 mercati dell’Europa Occidentale soltanto il mercato della Norvegia, fortemente sostenuto da pesanti incentivi alle soluzioni elettrica, è in crescita (+11,5%), mentre tutti gli altri mercati sono in calo. Il risultato peggiore è quello della Spagna, che accusa un calo del 33,4%.

“In Italia, rispetto ai maggiori mercati europei, manca ancora un piano strategico di sostegno al settore auto e di incentivo per puntare al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, sia quelli molto stringenti già in vigore sia quelli previsti dall’ancor più ambizioso pacchetto della Commissione UE per la riduzione del 55% delle emissioni entro il 2035.” E se ad affermarlo è Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae, l’associazione delle case europee, si capisce quanto sia realistica e preoccupante la situazione.

In Germania, ad esempio, sono stati già stanziati dal Governo oltre 5 miliardi di euro fino al 2025 per sostenere la domanda di auto plug-in hybrid ed elettriche, per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica e per la sostituzione dei veicoli industriali circolanti.

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