Si può guidare con un braccio ingessato? Ecco le regole dal Codice della Strada e quali sono le sanzioni previste per chi trasgredisce.
Guidare con braccio ingessato: cosa dice il Codice della Strada
Un infortunio può capitare, e quando ti ritrovi con un braccio ingessato dovrai far fronte a svariati disagi nella quotidianità, soprattutto se non intendi rinunciare a guidare la tua auto: ma è legale guidare con il gesso al braccio?
Il Codice della Strada non regola in modo definito la guida con braccio ingessato, in quanto in nessuno dei suoi 240 articoli si occupa specificatamente di guida con gesso al braccio: ci sono però degli articoli che possono essere scelti dalle Forze dell’Ordine per farti una multa se vieni sorpreso a guidare in queste condizioni.
Nello specifico:
- l’articolo 115 comma 1 ricorda che chi guida veicoli dev’essere idoneo per requisiti fisici e psichici
- il 141 comma 2 dice che il conducente debba sempre conservare il controllo del mezzo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in sicurezza
- il 169 comma 1 sottolinea che il conducente debba mantenere la maggior libertà di movimento possibile, sempre con lo scopo di effettuare le manovre necessarie
Le sanzioni per chi guida con gesso al braccio
Se avere il gesso al braccio non ti consente di controllare alla perfezione la tua auto non dovresti metterti alla guida.
Ma quali sono le sanzioni previste per chi trasgredisce e decide comunque di mettersi al volante con un braccio ingessato? Alla luce di quanto spiegato qui sopra, chi guida con il gesso al braccio rischia di essere sanzionato in base all’interpretazione di chi effettua i controlli, che potrebbe anche sommare più articoli innalzando il totale della sanzione. Chi viola l’art. 115 comma 1 e l’art. 169 comma 1 del Codice della Strada rischia una sanzione da 87 a 345 euro, mentre chi viola l’art. 141 comma 2 può vedersi infliggere una multa da 42 a 187 euro.
Inoltre, attenzione ai potenziali problemi che potrebbero insorgere a livello assicurativo in caso di incidente, perché la compagnia potrebbe rifiutarsi di riconoscere il risarcimento danni (o applicare la rivalsa), in base alle clausole contrattuali.
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