GPL o metano: quale scegliere e perché

Soprattutto recentemente, con il diesel che sta attraversando una profonda crisi con blocchi della circolazione in molte città, le vetture alimentate a GPL e metano stanno ritrovando ampio successo nei confronti di una buona fetta di acquirenti di auto.

Ciò è dovuto sia al minore impatto ambientale di queste alimentazioni, ma soprattutto ai ridotti costi. Per questo motivo le auto a GPL e metano sono scelte da tutti coloro che per motivi familiari o lavorativi viaggiano per molti chilometri e da coloro che attraversano regolarmente le ZTL (zone a traffico limitato) dal momento che queste tipo di auto non hanno alcuna limitazione.

Confronto tra GPL e metano

Il GPL (gas di petrolio liquefatti) è una soluzione ricca di idrocarburi gassosi (propano e butano) e deriva dal processo di estrazione del gas e dalla lavorazione del greggio.

Il GPL a pressione atmosferica si trova in forma di gas ma se viene sottoposto a una pressione adeguata può trasformarsi facilmente in forma liquida per poter esser in questo modo trasportato in cisterne.

Il metano al contrario, richiede una minor lavorazione dal momento che essendo un composto formato da un atomo di carbonio e quattro atomi di idrogeno, viene facilmente estratto da pozzi naturali.

In generale le auto a metano inquinano ancora di meno rispetto alle auto GPL ma è pur vero che motori di questo tipo hanno una riduzione della potenza se paragonati agli altri.

Le auto di questa categoria quindi emettono fino al 20% in meno di anidride carbonica nell’aria rispetto alle auto a benzina, mentre i veicoli alimenti a GPL hanno una riduzione nell’emissione del 10%.

I costi del GPL e del metano

Parlando di consumi, con un litro di benzina in media è possibile percorrere fino a 15 chilometri (tra autostrada e centro urbano) mentre con 1 chilogrammo di metano è possibile coprire fino a 22 chilometri.

Significativo è che un pieno che garantisce fino a 250-300 chilometri, unito alla scarsa e mal organizzata presenza di distributori in Italia, costituisce un problema per coloro che viaggiano molto e incessantemente.

Se con un’auto a metano è possibile compiere 30 mila chilometri con una spesa di 2500 euro, con un’auto a GPL è possibile coprire la stessa distanza con una spesa di poco più di 3200 euro.

Va ricordato che il metano viene nella maggior parte dei casi utilizzato in un’alimentazione bifuel, ossia associato alla benzina in caso in cui le riserve di gas esaurissero.

Bombole GPL e metano

Le due bombole non hanno solo diversa capienza ma hanno anche diverse caratteristiche e diversi parametri fisici.

Il GPL è contenuto nella bombola a una pressione di 15 bar ossia 15 volte superiore alla pressione atmosferica.

Il metano è invece immagazzinato a una pressione di 200 bar (200 volte superiore alla pressione della superficie terrestre).

Da ciò ne consegue che il metano richiede maggior pressione rispetto degli standard di sicurezza e una manutenzione più complessa e articolata e tutto ciò si traduce in costi di gestione superiore per questo tipo di alimentazione rispetto a quella a GPL.

Esenzioni e agevolazioni

Se è vero che auto a metano e GPL hanno numerosi vantaggi e agevolazioni come l’esenzione del bollo e la possibilità di attraversare le famose ZTL (zone a traffico limitato), è anche vero che le auto GPL non possono sostare nei garage sotterranei.

Serbatoi, bagagliaio e sicurezza

Nei motori a GPL esistono due tipi di serbatoio, il primo è la classica bombola che occupa l’intero bagagliaio e che rende il trasporto di valigie problematico, il secondo è simile ad una ciambella e prende il posto della ruota di scorta non andando ad intaccare in alcun modo la capacità in litri del baule.

Per il metano invece esistono solo bombole di tipo cilindrico che quasi sempre riducono il volume di carico.

Su entrambi i serbatoi sono presenti tre valvole di sicurezza, la prima è comandata elettricamente e si chiude in caso di incidente, la seconda si apre quando la pressione del serbatoio supera una certa soglia, la terza si apre in caso di incendio e permettere di ridurre al minimo il rischio in caso di emergenza.

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