Prendersi cura della propria auto è essenziale per un suo corretto funzionamento, tra i fattori da controllare vi è il filtro dell’olio. Vediamo a cosa serve e quando occorre cambiarlo.
Le automobili, come del resto tutti i mezzi a motore, durante il loro funzionamento portano i vari componenti a una certa mole di lavoro. Pensate ai freni in discesa o alla frizione nelle partenze in salita a quante sollecitazioni possono andare incontro. Il motore è il cuore della vostra auto e per funzionare porta diverse strutture a sfregare e a sporcarsi. L’olio è utilizzato appunto per evitare che questi sfregamenti rovinino le superfici. Non solo, l’olio motore permette di:
- evitare che le superfici metalliche si corrodano;
- evitare che lo sfregamento delle parti meccaniche usuri le superfici grazie alla lubrificazione;
- contribuire al raffreddamento del motore evitando gli attriti;
- fungere da detergente per i vari componenti facendo scivolare via i detriti;
- evitare la formazione di residui durante il lavoro del motore.
Queste sue caratteristiche rendono l’olio fondamentale affinché la vostra macchina possa portarvi ovunque vogliate senza rischi di deteriorarsi o, nei casi peggiori guastarsi.
Tipi di oli motore e controllo del livello
In commercio esistono tre tipi di oli per motore: minerale per macchine agricole, sintetico e semisintetico per autovetture. Ce ne sono di varie marche anche nei supermercati e la loro funzione è la stessa. Per il controllo del livello basta utilizzare l’asticella presente in loco, in piano e con motore spento da un po’. Alla prima estrazione la si pulisce, la si reimmette nella guida e se il livello è sotto al minimo va rabboccato. In una macchina a benzina va cambiato ogni 20.000 km circa mentre nei diesel approssimativamente ogni 35.000.
Il filtro dell’olio è fondamentale
L’olio durante il suo lavoro di protezione, pulizia, lubrificazione e raffreddamento del motore ovviamente si sporca. È pertanto importante avere la possibilità di ripulirlo altrimenti occorrerebbe sempre cambiarlo. A questo scopo tra i vari componenti vi è il filtro dell’olio motore che, tra le sue funzioni ha quella d’impedire che dei residui possano andare a provocare il cosiddetto grippaggio del motore ovvero il suo arresto.
Tipi di filtri per l’olio
Per le automobili esistono vari tipi di filtro da quelli magnetici che attirano le particelle metalliche dovute all’attrito o usura a quelli che lasciano sedimentare il deposito, da quelle a centrifuga a quelli di tipo meccanico. Questi ultimi sono quelli più presenti nella maggioranza dei veicoli, sono di forma cilindrica e possono essere a immersione oppure avvitabili. Essi sfruttano la permeabilità della membrana presente al loro interno trattenendo le impurità e lasciando al motore solo olio pulito. Nel libretto d’istruzioni, nella sezione manutenzione viene solitamente suggerito di cambiare il filtro dell’olio motore a ogni cambio di lubrificante. Indicativamente posso consigliarvi i seguenti periodi per il cambio del filtro a seconda del carburante utilizzato: per i motori diesel entro i 30000 km mentre nei motori a benzina sui 15000 km. Se la macchina è vecchia il tempo si restringe arrivando a ogni 10000 chilometri e se si percorrono pochi chilometri invece il cambio va effettuato ogni anno.
Dove cambiare il filtro dell’olio
Il filtro andrebbe cambiato presso le officine meccaniche. Se proprio volete farlo a casa sarebbe meglio che lo faceste aiutati da qualcuno che se ne intende. Per cambiarlo infatti va sollevata l’auto trovandosi al di sotto della stessa. Bisogna prestare attenzione a eventuali pericoli di schiacciamento di braccia e mani, di ustioni nel caso l’auto fosse ferma da poco. Anche l’auto potrebbe danneggiarsi se non faceste un lavoro minuzioso e attento. Oltretutto l’olio va cambiato contemporaneamente al filtro e quindi sorge il problema di come smaltirlo domesticamente. Se vi interessa il lato economico della cosa il costo del cambio tra olio, filtro e manodopera si aggira sui 100/110 euro.
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