Ultimamente si parla molto dei motori diesel e del loro contributo all’innalzamento della quantità di inquinanti. Tra le cause potrebbe esserci la mancata cura e pulizia del filtro antiparticolato; ma cosa fare nel caso il FAP sia intasato? Continua a leggere il nostro articolo così da scoprire la soluzione a questo problema.
Cosa fa il filtro antiparticolato
Quante volte vi sarà successo, nelle città, di leggere sui bus che la città è pulita grazie al filtro antiparticolato: ma che cos’è il FAP di preciso e come funziona? In effetti questo filtro dà una gran mano a preservare l’aria dalle famigerate polveri sottili, le PM10, concausa dei tanti blocchi al traffico dei centri abitati. Solitamente questi divieti di circolazione colpiscono i motori diesel più di quelli a benzina in quanto le prime producono particelle di polveri sottili dannose per l’ambiente e la salute.
Il filtro antiparticolato serve a fermare queste particelle affinché esse non possano disperdersi nell’ambiente e quindi restare sospese nell’aria. La loro presenza è maggiore nei giorni sereni proprio per via della loro volatilità; infatti spesso l’arrivo della pioggia porta a togliere i blocchi del traffico.
Esistono due tipi di filtro antiparticolato:
- FAP: funziona grazie alla cerina, ovvero una sostanza che agevola l’aggregazione delle sostanza da bruciare (da sostituire ogni 80 mila km)
- DPF: non prevede l’utilizzo di questo additivo.
La differenza tra FAP e DPF sta quindi solo nel modo in cui funzionano: la cerina serve a ridurre le temperature di combustione, rendendo però più facile l’aggregazione del particolato, mentre il DPF, non avendo bisogno di questa sostanza, lavora a temperature molto più alte.
Rigenerazione del FAP: una fase importante
Abbiamo appena nominato la rigenerazione, che è forse la fase più delicata che interessa il filtro antiparticolato.
Durante la marcia il motore produce molte particelle e gas di scarico. Il filtro antiparticolato raccoglie queste impurità fino al punto di doversene liberare. Inizia quindi la fase della rigenerazione che si svolge specialmente in tratti di strada con una velocità sui 75 km/h.
È importante lasciar terminare la rigenerazione del filtro antiparticolato e non trascurare manutenzione e ricarica dell’additivo, operazioni fondamentali da non procrastinare.
Filtro antiparticolato: come capire se è intasato
In caso di filtro antiparticolato intasato, sia esso FAP o DPF, le conseguenze sono piuttosto evidenti:
- spie che si accendono sul cruscotto – per approfondire suggeriamo anche spia FAP accesa cosa fare;
- perdita di potenza e prestazioni della vostra auto (dovute anche all’intervento dell’autoprotezione elettronica presente nell’auto);
- fuoriuscita di fumo nero.
La perdita di potenza e rendimento dell’auto è dovuta al fatto che il gas di scarico non riesce a defluire verso l’esterno, ostacolando il corretto circolo di aria nel carburante e questo logicamente ne fa perdere la potenza e il rendimento. Per questo motivo alcuni lo rimuovono, anche se è una pratica illegale, punita sia con sanzioni che a livello penale (leggi anche eliminare FAP, rischi e sanzioni). È un reato ambientale, si rischia il sequestro del libretto e l’obbligo di riportare l’auto come uscita dalla casa costruttrice. Oltretutto, se si rimuove il FAP a un’auto, questa inizierà a emettere fumo grigio, rendendo evidente la modifica apportata.
Sicuramente la manutenzione e il dover aggiungere l’additivo hanno un costo, però il rischio che si corre con la rimozione del filtro antiparticolato comporta rischi ancora più grandi sia a livello economico che legale.
FAP intasato: qual è la soluzione
Per il la pulizia del filtro antiparticolato e il rabbocco di additivo è necessario rivolgersi alla propria officina di fiducia, soprattutto nel caso in cui non vi sentiate abbastanza sicuri a procedere da soli.
Come avrete capito, una buona manutenzione e cura del filtro antiparticolato non è solo utile al fine di evitare problemi in fase di revisione (purtroppo c’è chi chiude gli occhi e addirittura consiglia di toglierlo per acquisire potenza), ma è soprattutto un dovere nei confronti dell’aria che respiriamo. Bisogna rispettare le tempistiche sia in fase di rigenerazione sia per quanto concerne i controlli e l’aggiunta dell’additivo (per approfondire leggi rigenerazione FAP)
Comunque, nel caso faceste uso dell’auto prevalentemente nel centro cittadino vi converrebbe mettervi a tavolino e, dopo una corretta valutazione dei pro e dei contro nell’acquisto di una macchina a diesel, valutare se non sia più conveniente un’alimentazione a benzina.
Quanto costa far pulire il filtro antiparticolato dagli esperti? I prezzi possono variare a seconda del modello e del tipo di vettura, del costo della manodopera e della tipologia del ricambio: si va, in ogni caso, da 400 fino a 600 euro e si può arrivare anche a 5.000 euro in certi casi.
Leggi per approfondire che cos’è il FAP e come funziona.
Comments