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Fermo amministrativo: quando e come viene disposto

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Fermo amministrativo quando e come viene disposto

Il fermo amministrativo è un atto che viene notificato dalla Pubblica Amministrazione per certe situazioni di recupero crediti, che potrebbe interessare anche la vostra auto.

Che cos’è il fermo amministrativo

Il fermo amministrativo è un atto tramite il quale le Pubbliche Amministrazioni possono bloccare un bene mobile del debitore. Il bene mobile potrebbe essere qualsiasi veicolo di cui siate il proprietario, quindi l’auto, la moto, il camper e altro. Nel momento in cui il vostro bene è sotto il fermo amministrativo ci sono delle severe limitazioni sul suo utilizzo che non possono essere violate:

  • il bene mobile non può circolare;
  • deve essere custodito in un luogo che non sia un pubblico passaggio, quindi il vostro garage, il cortile ecc, o una proprietà privata in generale;
  • il veicolo non può essere radiato dal PRA, né rottamato né esportato.

Tuttavia potete vendere il veicolo, e al nuovo proprietario vigeranno le stesse condizioni dal momento che il fermo sarà sempre valido.

Quando e come viene disposto il fermo amministrativo

Il fermo amministrativo il più delle volte viene imposto da un ente della Pubblica Amministrazione quando c’è un forte debito non pagato. In Italia l’ente che si occupa di disporre i fermi amministrativi è Equitalia.

Prima di procedere al fermo amministrativo vero e proprio Equitalia provvederà a notificarvi il debito attraverso una cartella esattoriale. Da quel momento avrete a disposizione 60 giorni di tempo (reali e non lavorativi) per saldare il debito oppure chiedere una rateizzazione (a meno che non si tratti di un errore). Una volta passati i 60 giorni, allora Equitalia può passare alla disposizione del fermo amministrativo.

Tuttavia in caso di debiti fino a 1000€ Equitalia provvede a notificare una comunicazione del riepilogo del debito, e da questa notifica avrete altri 30 giorni per intraprendere un’azione per risolvere il debito.

Le notifiche in questione devono riportare di che tipo di debito si tratta, ovviamente l’importo, l’anno a cui fa riferimento il debito e il numero della cartella esattoriale.

Il preavviso è un atto necessario, senza il quale il fermo amministrativo non ha validità di esistenza.

Il fermo amministrativo la maggior parte delle volte viene disposto per via della riscossione di un credito da parte dello Stato, tuttavia ci sono anche altri casi in cui potreste incorrervi. Per alcune violazioni, ad esempio come la sosta vietata in alcune zone dove è riportato l’apposito segnale, il fermo amministrativo è una sanzione accessoria al veicolo. In più il fermo viene sempre accompagnato da una multa molto salata.

In caso di violazioni particolarmente gravi del Codice della strada, come la guida in stato di forte ebbrezza, può essere disposta la sospensione della patente. Come se già questa non fosse una bella rogna, alla sospensione della patente automaticamente viene anche disposto il fermo amministrativo. Questo accade a meno che il veicolo non appartenga a una persona estranea alla violazione del reato oppure se la circolazione è avvenuta contro la volontà del proprietario stesso, come nei casi di furto, il che costituisce per un aggravante che ha commesso la violazione.

Una volta che il fermo amministrativo è stato disposto e applicato dall’organo competente della Pubblica Amministrazione, questo viene chiaramente indicato sul Pubblico Registro Automobilistico, comunemente conosciuto come PRA, associato alla targa del veicolo. Per verificare quindi l’esistenza di un fermo basta semplicemente eseguire una visura del veicolo, che può essere effettuata presso l’ACI o una sua delegazione, in qualche agenzia di pratiche auto oppure anche online.

Come detto, in caso di fermo il veicolo può essere venduto. Prima di acquistare un’auto usata pertanto è una buona pratica per la vostra tutela, quella di effettuare una verifica della targa per non incorrere in qualche truffa, dal momento che poi il fermo vi limiterebbe fortemente.

Come estinguere un fermo amministrativo

Il fermo amministrativo può essere sospeso in diversi modi. Innanzitutto si può ovviamente saldare il debito tramite un unico pagamento. Tuttavia quando le cifre sono molto alte potrebbe essere difficile pagare, motivo per cui si può richiedere una rateizzazione. Se effettuerete un pagamento a rate allora, già dalla prima rata, può essere richiesta la sospensione del fermo; se invece non è ancora scattato finché rispetterete le scadenze di pagamento il fermo non può essere disposto. Inoltre, in caso di qualche errore della Pubblica Amministrazione (come la mancata notifica) il fermo è illegittimo quindi avviene la cancellazione gratuita.

Una volta intrapresa una qualsiasi di queste azioni, per estinguere definitamente il fermo bisogna presentarsi alla Direzione Provinciale dell’ACI e presentare:

  • il provvedimento di revoca del fermo dove ci sono i dati del mezzo, del debitore e l’importo;
  • il certificato di Proprietà del mezzo (cartaceo o digitale) dove sul retro compare la richiesta di sospensione o in alternativa il modello NP-3;
  • un documento valido.

Una volta che avrete messo a posto la documentazione del caso dovrete versare 32 per la marca da bollo per il Certificato di proprietà o di 48€ se utilizzate il modello NP-3.

Altre norme sul fermo amministrativo

Ci sono altre cose da conoscere sul fermo amministrativo.

Innanzitutto, se il veicolo notificato di fermo viene visto circolare potrebbe scattare una multa fra i 777 e oltre 3313 € e in alcuni casi conseguenze penali (multa non valida se la circolazione avviene contro la volontà del proprietario, come un furto).

In caso di fermo amministrativo le assicurazioni in genere si avvalgono della facoltà di non risarcire nessun sinistro, ipotesi che spesso viene concordata nel contratto. Solo nel caso in cui il mezzo circoli contro la vostra proprietà allora l’assicurazione potrebbe pagare i danni del sinistro, ma dovrete dimostrare che l’auto sia stata custodita in modo adeguato (garage, proprietà privata).

Nel caso di veicoli cointestati la notifica del fermo amministrativo è più difficile da applicare, perché si tratterebbe di togliere un mezzo a più persone. Per approfondire leggi: fermo amministrativo di un’auto cointestata.

Il Codice Civile ancora non sancisce nulla di preciso per quanto riguarda il pagamento del bollo dal momento che il veicolo non può circolare, quindi si fa riferimento alle disposizioni regionali del caso.

Nel caso in cui il fermo amministrativo riguardi un bene strumentale (come l’auto intesta ad una persona diversamente abile) si può immediatamente richiedere la sospensione del fermo con tanto di motivazione e la documentazione necessaria del caso.

Il ricorso per il fermo amministrativo si può fare alle Commissioni Tributarie Provinciali se il fermo avviene per mancato pagamento di oneri fiscali (tasse perlopiù). Al Giudice di Pace o al Tribunale se si tratta di contributi e sanzioni non obbligatorie, a seconda del valore e le violazioni.

Leggi anche: come verificare un fermo amministrativo.

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