Troppo spesso i termini parcheggio, sosta e fermata vengono confusi tra loro, sia dal punto di vista pratico che da quello amministrativo. Oltre ad avere significati diversi, le infrazioni legate a tali concetti possono rimandare a sanzioni tra loro differenti.
Cerchiamo ora di fare chiarezza, ma se vuoi approfondire ulteriormente, puoi farlo consultando gli articoli 7, 157, 158 e 159 del Codice della Strada che ne disciplinano la materia.
Fermata: quando è consentita
La fermata consiste in una temporanea sospensione della marcia del veicolo, con il conducente che resta a bordo al fine di garantire un’eventuale rapida ripartenza.
Ciò può accadere per motivazioni personali, esigenze pratiche o situazioni contingenti, come ad esempio favorire la discesa di una persona anziana o disabile, caricare in auto un oggetto pesante e ingombrante, consentire un veloce prelievo dallo sportello automatico.
La fermata prevede una ripresa della marcia più o meno immediata e l’obbligo al conducente di non scendere dal veicolo. La fermata può avvenire anche in luoghi in cui non è consentita la sosta (ad esempio dove è presente il cartello del divieto di sosta), ma non deve comunque intralciare il traffico e condizionare il normale flusso della circolazione.
La fermata non è permessa dove è espressamente indicato oppure nelle aree in cui vi è l’apposito cartello di divieto di sosta e di fermata.
Fino a diversi anni fa l’indicazione della temporaneità della fermata era convenzionalmente stabilita in un massimo di 15 minuti. Ora la situazione è mutata e questo limite non è specificato. Il Codice della Strada parla semplicemente di temporanea sospensione della marcia facendo quindi riferimento a un tempo breve e momentaneo, senza specificare altro. Sta dunque al buon senso delle persone stabilire la durata, rispettando comunque quanto indicato. La fermata non è da confondersi con l’arresto, situazione in cui il conducente ferma la marcia del veicolo per motivi dovuti alla circolazione e non per esigenze personali.
Sosta: qual è la differenza con la fermata
Per sosta si intende un’interruzione prolungata nel tempo della marcia dell’auto, dando modo al conducente di scendere dal veicolo e allontanarsi dalla zona in cui ha lasciato l’auto.
Già da questa definizione è possibile notare la differenza tra sosta e fermata: il tempo e l’azione del conducente. Nella sosta, rispetto alla fermata, il tempo è prolungato e il conducente perde l’obbligo di restare a bordo del veicolo. Anche in questo caso l’auto non deve generare intralcio alla circolazione e deve garantire la sicurezza. La sosta è possibile anche dove non sono presenti particolari indicazioni, tranne nel caso in cui è l’espresso il divieto.
Il Codice della Strada vieta al conducente e ai passeggeri di lasciare aperte le portiere del veicolo durante la sosta o di lasciare il motore in funzione. Chi trasgredisce la normativa in materia, è soggetto al pagamento di una sanzione.
La sosta, così definita, non deve confondersi con la sosta di emergenza, particolare condizione dettata prevalentemente da avaria del veicolo oppure da improvvise situazioni di malessere del conducente o di qualche passeggero.
Parcheggio: qual è la differenza con la sosta
Il parcheggio viene definito come una sosta prolungata all’interno di appositi segni tracciati sull’asfalto in aree chiaramente adibite.
La differenza tra sosta e parcheggio viene dunque espressa in base al tempo e all’area in cui viene lasciato il veicolo. Anche in caso di parcheggio, il conducente è autorizzato a lasciare il veicolo e allontanarsi da esso.
Sosta e parcheggio possono richiedere un tempo massimo, che deve essere ben indicato nella zona adibita. In questo caso spetta al conducente segnalare chiaramente l’orario di inizio.
Anche il parcheggio non deve causare intralcio alla circolazione. Per questo sono moltissimi i parcheggi situati in aree apposite che si trovano al di fuori della carreggiata, luoghi ampi dove il pericolo di creare problemi al traffico è minore.
Cosa fare quando mancano le segnalazioni specifiche
Non bisogna dimenticare che sosta e fermata, anche in assenza degli appositi segnali di divieto, sono entrambe sempre vietate nei seguenti casi:
- sui dossi o in curva, a causa della scarsa visibilità
- in prossimità di passaggi a livello e vicino a binari del treno o del tram se l’auto ne intralcia la circolazione
- in sottopassaggi o gallerie, ma anche sovrapassaggi, sempre per una questione di scarsa visibilità
- nelle aree di ricarica elettrica, perché quello spazio potrebbe servire a chi ha necessità di caricare la propria auto
- sui passaggi pedonali e attraversamento ciclisti
- in corrispondenza di qualunque segnale verticale e orizzontale quando la macchina in sosta o fermata ne occulta la vista.
Differenza tra sosta e fermata e sosta: dove lasciare l’auto
Anche se da quanto traspare c’è una certa libertà di scelta, è pur vero che non tutto è concesso, ed è importante rispettare alcune norme legate al buonsenso e, naturalmente, al Codice della strada.
A parte casi di segnalazioni particolari, sosta e fermata prevedono che il veicolo sia accostato il più possibile al lato destro della strada.
In assenza di marciapiede, è necessario lasciare almeno 100 cm di spazio tra l’auto e la recinzione, il muro o qualsiasi cosa che delimiti il passaggio. Un eventuale pedone che passa, dovrà quindi avere almeno un metro di spazio. Ciò vale pure se l’arresto dell’auto viene fatto in una strada a senso unico, nel qual caso è possibile anche accostare al lato opposto, a patto di non bloccare il traffico e lasciando possibilità di passaggio agli altri veicoli.
Se la strada lo consente (ad esempio in periferia o fuori dal centro cittadino), la sosta e la fermata sono ammesse esternamente alla carreggiata a patto che non creino disturbo alla circolazione o a eventuali proprietà. È dunque consentita la sosta a bordo carreggiata, all’esterno di essa, nel caso in cui non arrechi danno o limitazioni alla libertà altrui. In caso di impossibilità, sosta e fermata sono ammesse in prossimità del lato destro del proprio senso di marcia.
Le sanzioni principali in materia di parcheggio, sosta e fermata
Conoscere la differenza tra sosta e fermata e parcheggio è importante per poter interpretare eventuali verbali ricevuti in seguito alla trasgressione di norme e articoli chiaramente espressi nel Codice della Strada.
Il divieto di sosta è la sanzione più diffusa, poi segue il prolungamento della sosta o del parcheggio oltre il tempo limite consentito. Successivamente si registra l’infrazione al divieto di fermata (oppure in seguito a una fermata eccessivamente prolungata senza il conducente a bordo, pratica non ammessa). Infine, altro verbale ricorrente, riguarda il posizionamento di intralcio del veicolo in caso di fermata o sosta.
A quanto ammonta una sanzione per chi non rispetta le regole del Codice della Strada che abbiamo appena visto? Generalmente, la multa in questi casi può andare dai 41 ai 168 euro, ma se viene pagata entro 5 giorni verrà scontata del 30% (quindi 28,7 euro).
Il costo della sanzione dipende dalla gravità dell’infrazione commessa: come puoi immaginare, sostare su uno spazio riservato ai mezzi speciali, magari anche in doppia fila, è più grave della sosta su passo carrabile.
Le sanzioni più gravi spettano comunque a chi parcheggia sugli spazi ad uso esclusivo dei disabili senza averne diritto: con i cambiamenti al Codice della Strada del 2021, la sanzione va da 168 a 672 euro e comporta anche la decurtazione di 6 punti dalla patente.
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