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Come diventare pilota di rally

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Come diventare pilota di rally

Diventare pilota è un sogno di tanti ragazzi (e non solo), ma alcuni sognano di partecipare ai Rally: può sembrare un obiettivo irraggiungibile ma in realtà, almeno sulla carta, non è impossibile realizzarlo e ottenere la qualifica. Ecco i passi necessari per diventare Pilota Rally.

La licenza per i Rally

Il percorso per diventare pilota di Rally a volte non è semplice, è costoso e richiede un investimento ingente anche in termini di tempo: se siete fortunati avrete un aiuto da uno sponsor, ma prima di tutto serve la licenza.

Solo con la licenza da Pilota Rally valida potrete infatti partecipare alle varie gare di questo genere organizzate seguendo le regole di Aci Sport: per correre in Italia ci sono svariate tipologie di licenze Rally, ma la “C” Nazionale è quella indispensabile per iniziare.

Questa licenza va richiesta in uno degli uffici provinciali ACI dopo aver partecipato a un breve corso teorico; vanno inoltre presentati dei documenti quali la copia della carta d’identità, la patente B, il certificato rilasciato da un medico sportivo autorizzato, quello di vaccinazione antitetanica e la ricevuta del versamento effettuato. Ma non finisce qui.

L’equipaggiamento per i Rally

Per diventare pilota Rally oltre alla licenza serve l’abbigliamento tecnico omologato, indispensabile per portare a termine qualsiasi attività a bordo di un’auto da gara (anche per il navigatore).

L’abbigliamento è indispensabile per alzare il livello di sicurezza a bordo ed è obbligatorio da regolamento: servono sottocasco, intimo completo (maglietta a maniche lunghe, pantalone, calze), tuta, scarpe e guanti. Inoltre è necessario avere il casco (aperto o integrale) e Hans, il sistema di ritenuta della testa (da collegare al casco).

È necessario rifornirsi di tutto il prima possibile perché l’attrezzatura va usata sia per i test che durante le gare: si può acquistare tutto nei negozi specializzati (anche online), ma verificando che ogni componente rispetti l’omologazione richiesta relativa allo standard FIA 8856-2000 E 8856-2018 (con l’etichetta sui capi).

Ovviamente se avete un Team con cui correre è meglio rifornirsi da loro, che spesso hanno abbigliamento da noleggiare per la singola gara.

La gara e l’auto del pilota Rally

Una volta in possesso della licenza e dell’attrezzatura dovete scegliere la prima gara in base al campionato o trofeo a cui partecipare: va valutata sia la disponibilità economica (ogni competizione si paga e il costo dipende anche da posizione e lunghezza), il fondo su cui correre e la complessità logistica del viaggio. Ogni tracciato necessita dell’auto preparata nel modo giusto, di test per prendere confidenza, di studio e allenamento, soprattutto nella stesura delle note, oltre al Corso da Pilota.

Ovviamente, anche se l’abbiamo lasciata per ultima, serve la vettura con cui correre: da qui il maggior esborso economico, a meno che non siate così bravi e fortunati da avere già uno sponsor.

Alcune società forniscono auto da Rally a noleggio, ottime per gli inizi, ma continuando nelle gare dovrete acquistare una macchina vostra: potete partire da una vecchia Gruppo N economica, oppure optare già per una più moderna Gruppo R, valutando la trazione (se anteriore o 4×4).
Come sempre, va valutato il budget a disposizione, con differenti opzioni per poter ottimizzare l’investimento.

Un ultimo appunto: nei Rally serve un copilota, in quanto l’equipaggio del mezzo è sempre composto da due persone. Il navigatore è un compagno fisso per test, ricognizioni, gara e viaggi in trasferta. Cercate una persona con cui ci sia un buon feeling, tecnicamente preparata e, possibilmente, con una buona esperienza.

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