Contestare una multa per autovelox è possibile solo facendo un regolare ricorso: ecco come muovervi.
Tempi per il ricorso della multa dell’autovelox
Per contestare una multa dell’autovelox dovete fare ricorso: attenzione però, non sempre conviene. In alcuni casi è bene sfruttare la possibilità di pagare con lo sconto del 30% entro 5 giorni. Ma se avete deciso di procedere dovete ricordarvi d’inviare comunque alla polizia la comunicazione con i dati dell’effettivo conducente, pena un’ulteriore sanzione che può arrivare fino a 1.000 euro.
A questo punto non scordate che avete 30 giorni di tempo per presentare ricorso al giudice di pace: per farlo potete recarvi di persona, oppure inviare una Raccomandata alla cancelleria, e potete procedere anche senza avvocato. I costi? Dovrete pagare il contributo unificato, e se non venisse accolto potrebbero toccarvi anche le spese, oltre alla sanzione.
L’alternativa al giudice di pace è il Prefetto, a cui è possibile rivolgersi gratis: in questo caso avete tempo 60 giorni dalla notifica. Se rigettasse la contestazione potrete comunque fare ricorso al giudice di pace nei 30 giorni successivi al rifiuto.
Il ricorso al Prefetto è accolto se non riceverete risposta entro 180 giorni dall’invio alla polizia, o 210 alla cancelleria: in caso di rigetto dovrete pagare la multa piena (circa il doppio). Ma ecco come procedere.
Come contestare la multa dell’autovelox
Come anticipato, i ricorsi contro le multe dell’autovelox possono essere inviati alternativamente via PEC o Raccomandata A/R, oppure ancora recandovi alle cancellerie di persona.
Nel caso optiate per il ricorso al giudice di pace, i costi da affrontare saranno il contributo unificato di 43 euro (valore della contestazione fino a 1.100 euro) e la marca da bollo da 27 euro.
I documenti indispensabili sono i seguenti:
- 1 originale e 2 copie del ricorso
- 1 originale e 2 copie del verbale
- 1 copia dei documenti che si allegano
- copia del documento di riconoscimento valido
A questo punto il Giudice di Pace sceglierà se dichiarare inammissibile il ricorso, se convalidare la multa o se annullarla (totalmente o in parte). L’opzione peggiore che può capitare è il rigetto del ricorso, dato che costerà una multa compresa tra il minimo e il massimo stabilito dalla legge per la violazione accertata.
In questo caso resta comunque la possibilità di appello al Tribunale Civile, ma si tratta davvero di interventi estremi e costosi riservati a casi molto complicati.
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