Quando acquistate un’automobile, quest’ultima viene generalmente intestata a un unico proprietario: vediamo insieme come potete fare per cointestarla a più persone e in quali casi ciò è conveniente.
Come cointestare un’auto
Cointestare un’automobile è possibile per legge al pari di altri beni di qualsiasi tipo; per questa ragione la procedura è praticamente identica a quella tradizionale e prevede che all’atto d’acquisto siano presenti tutte le persone fisiche che vi partecipano. Poniamo il caso che voi vogliate acquistare una vettura e siate intenzionati a condividerne la proprietà con la vostra fidanzata, vostra moglie o un vostro amico; non vi resta che effettuare le normali procedure di compravendita presentando i documenti delle persone che partecipano all’acquisto, ponendo le firme necessarie dove richiesto. In pratica, non dovete effettuare nessuna operazione particolare che sia differente da quelle normalmente conosciute.
Come avrete potuto intuire, fra i comproprietari non è necessario vi sia un legame di parentela o altro tipo di vincolo e potete tranquillamente decidere con chi acquistare la vostra auto senza problemi.
Ma perché dovreste cointestare un’auto? La domanda potrebbe suonare inopportuna; potreste volerlo fare per trasparenza nei confronti di una persona che amate o per qualsiasi altra ragione che riguarda esclusivamente i rapporti che avete privatamente con un altro soggetto.
In realtà anche in questo caso siamo di fronte a una sorta di “escamotage” che diventa utile in quei casi in cui si eredita un veicolo o si devono affrontare delle spese assicurative tutt’altro che trascurabili. A tal proposito entra in gioco la famosa legge Bersani; vediamo cosa prevede in questi casi.
I vantaggi che derivano dalla cointestazione di un’auto
A dire il vero, se cointestate un’auto a più persone non ottenete alcun vantaggio se non in uno specifico caso, per il quale potreste acquistare un veicolo insieme a un convivente prevedendo di beneficiare in un prossimo futuro di una migliore classe di merito relativamente alla polizza RC auto.
Ma come funziona tutto questo? Poniamo il caso che siate dei padri di famiglia che hanno la patente già da molti anni e siate in possesso di una polizza assicurativa vantaggiosa per quanto riguarda la classe di merito bonus-malus; vostro figlio sta per acquistare la sua prima vettura e l’assicurazione inserisce la sua polizza RC in quattordicesima classe, come prevede la legislazione. Vostro figlio, se risiede in casa con voi, può agganciare la sua polizza alla vostra e beneficiare di una migliore classe di merito, pagando di conseguenza una cifra decisamente inferiore.
In tal caso, la cointestazione del veicolo è ancora superflua, è anzi deleteria, perché all’interno del nucleo familiare ogni individuo può beneficiare della classe di merito più vantaggiosa in funzione della sola residenza ufficiale; inoltre vi trovereste a pagare la polizza RC auto in relazione al bonus-malus previsto per il contratto di vostro figlio (vedremo successivamente perché).
Le cose cambiano radicalmente se vostro figlio un giorno decide di andare a vivere da solo, di sposarsi o comunque di abbandonare il nucleo familiare; in questo caso, se l’auto non è cointestata, sarà costretto ad abbandonare anche la classe di merito e ripartire con una nuova polizza. Se l’auto è invece cointestata, i titolari della classe di merito migliore, in questo caso voi come padri di famiglia, potete rinunciarvi e lasciarla a vostro figlio; resta inteso che sarete comunque voi a dover ripartire con una nuova polizza e relativa classe di merito, in quanto quest’ultima è una sola e la cedete di fatto a un’altra persona fisica.
Gli svantaggi che derivano dal cointestare un’auto
Relativamente alla polizza RC cointestare un’auto è un’operazione che comporta un certo svantaggio economico, specie nell’ipotesi in cui lo facciate per motivi legati alla differenza di classe di merito. Infatti, se possedete un’auto insieme a vostro figlio, vi troverete a pagare un premio assicurativo più elevato, esattamente quello legato alla classe di merito della sua polizza; in pratica, la legge prevede che l’assicurazione applichi il bonus-malus peggiore, perché ritiene fondamentale la minor esperienza del contraente più giovane in relazione alla Responsabilità Civile.
Una legge fatta per evitare la comproprietà
Per svariate ragioni relative al comportamento degli automobilisti su strada e ad altre motivazioni che spaziano dai motivi fiscali a quelli giudiziari, la legge Bersani ha introdotto queste normative che di fatto vi obbligano, in un certo senso, ad avere ognuno la vostra auto privata. Resta il fatto che nessuno vieta di cointestare un’auto.
Assumiamo quindi i seguenti punti fissi:
- la classe di merito bonus-malus della polizza RC auto è legata alla residenza e tutti coloro che abitano allo stesso indirizzo possono appoggiarsi alla classe più vantaggiosa all’interno del gruppo. La residenza è una condizione fondamentale e deve essere ufficiale, mentre il legame di parentela non è rilevante in nessun caso (potete essere amici, conviventi, conoscenti ecc.);
- la cointestazione di un’auto ha l’unico vantaggio di permettervi di cedere la classe di merito al cointestatario in caso di decesso o nel caso in cui quest’ultimo abbandoni la residenza che ha con voi in comune (ereditarietà della classe di merito).
I vantaggi sono da ricercare nell’ereditarietà dei beni; se per esempio siete i fortunati possessori di una Ferrari, vi renderete facilmente conto che un’eventuale cointestazione del veicolo potrebbe preservarvi per esempio da una possibile tassa di successione, che in tal caso sarebbe decisamente onerosa.
Volendo essere precisi, esiste tutt’ora una legge che vieta di utilizzare l’auto di terzi, per cui potreste essere interessati a cointestare un’auto per motivi personali e relativi a un altro genere di convenienza che nulla ha a che fare con l’assicurazione.
Comments