Cinture di sicurezza per auto d’epoca: obblighi e sanzioni

Cinture di sicurezza e auto d’epoca: cosa sapere per usarle correttamente e non rischiare sanzioni durante la circolazione.

Le regole sulle cinture di sicurezza

Allacciarsi le cinture di sicurezza è un gesto semplice ma molto importante, da cui nessun automobilista (e passeggero) è escluso: difatti, se fino a qualche anno fa era permesso dalla legge salire in auto e partire senza cinture allacciate, oggi non è più così.

Il Codice della Strada (oltre al buon senso) impone dunque la regola di allacciare le cinture, ma da quando? Nello specifico, l’obbligo delle cinture di sicurezza per l’autista in Italia è stato imposto dal 1976, dopo che Francia, Stati Uniti e altri paesi europei vi avevano aderito. L’ultimo aggiornamento è avvenuto nel 2006, con l’aggiunta dell’imposizione di allacciamento delle cinture a tutti i passeggeri.

Ma chi possiede o guida un’auto d’epoca, magari prodotta senza cinture, deve sottostare a questa regola? La risposta è “non sempre”.

Auto d’epoca e cinture di sicurezza

Come abbiamo detto, oggi le cinture vanno allacciate correttamente anche quando dovete percorrere un tratto di strada brevissimo, pena una multa da 80 a 300 euro oltre a 5 punti in meno sulla patente.

Ci sono però alcune classi di automobilisti che risultano esenti dall’allacciare la cintura di sicurezza, come ad esempio molte categorie di autorità e forze armate, ma anche gli istruttori di guida durante le lezioni e i conducenti dei veicoli per la raccolta dei rifiuti in servizio.

Tra questi ci sono anche gli automobilisti di auto d’epoca che non presentano gli appositi attacchi per le cinture nella carrozzeria fin dalla prima omologazione, oltre a quelli che guidano vetture d’epoca immatricolate prima del 1976.

In questi casi è possibile apporre modifiche alla vettura per aggiungere i dispositivi di sicurezza attiva, ma resta una scelta di sicurezza a totale discrezione del buon senso dell’autista, e dunque si può guidare senza allacciare la cintura.