Al pari della cinghia, la catena di distribuzione ha il compito di sincronizzare il movimento delle valvole con il moto dell’albero motore. Ma quando è necessario preoccuparsi del cambio di questo elemento? E quanto costa cambiare la catena di distribuzione? Scopriamolo insieme.
Che cos’è la catena di distribuzione
Non si tratta di un errore; come esiste la cinghia di distribuzione, sia essa a secco o a bagno d’olio, alcuni veicoli utilizzano la catena di distribuzione, un elemento meccanico essenziale e molto semplice che ha lo stesso compito della cinghia (leggi anche catena e cinghia di distribuzione a confronto). L’uso della catena di distribuzione è abbastanza comune in ambito motociclistico e molto più raro sulle autovetture, fatto dovuto all’elevato regime di rotazione ai quali sono sottoposti i motori delle moto, nonché a esigenze di spazio.
Un esempio di auto che monta la catena di distribuzione al posto della cinghia è la Peugeot 208 GTI 1.6 turbo, una vettura dalle caratteristiche sportive la cui testata del motore si dice ribassata, cioè presenta delle camere di scoppio più basse; in questo caso i cilindri si avvicinano molto di più alle valvole rispetto a quanto accade nei motori meno prestazionali.
Nell’ipotetico caso in cui la cinghia di distribuzione si rompa, un motore che ha la testa ribassata rischierebbe di danneggiarsi in modo irreparabile, almeno considerando i costi di riparazione; da qui la scelta della casa costruttrice di optare per una catena di distribuzione, sulla carta più robusta e durevole della cinghia, anche se quest’ultima fosse a bagno d’olio. Inoltre, un motore sportivo ha una compressione maggiore rispetto ai propulsori tradizionali e in caso di ipotetica rottura della cinghia sarebbe solito bloccarsi e con esso le ruote: il rischio sarebbe quindi maggiore, specialmente in sella a una moto.
Quando cambiare la catena di distribuzione
La catena di distribuzione è da cambiare solo se il meccanico lo ritiene opportuno.
La catena di distribuzione gira all’interno del blocco motore e si occupa unicamente della fasatura: inoltre il suo tensionamento dipende da un dispositivo apposito chiamato tendicatena. La catena è completamente a bagno d’olio ed è parte integrante del motore: in questo caso la pompa dell’acqua ha un funzionamento tutto suo ed è completamente separata dalla distribuzione.
Quanto costa cambiare la catena di distribuzione
In generale, se non sei un appassionato di motori, probabilmente ti interessa sapere quale sistema di distribuzione ha un costo inferiore e qual è la soluzione migliore per le tue esigenze.
La cinghia a bagno d’olio dura molto di più di quella che gira a secco ed è quindi molto più conveniente.
Inoltre la cinghia è montata, come la catena, all’interno del motore e richiede un intervento più oneroso da effettuare a rigorosa scadenza, in quanto necessita di maggiore manodopera da parte del meccanico.
Viste le similitudini di funzionamento precedentemente illustrate, si può affermare che, in termini di ore di manodopera, sostituire la catena equivale a cambiare la cinghia a bagno d’olio. La catena ha però un indubbio vantaggio rispetto alla cinghia, ovvero l’intervallo di sostituzione generalmente maggiore.
Parlando di cifre, cambiare una cinghia di distribuzione a un veicolo ha un prezzo medio che va dai 300 ai 1.000 euro a seconda del modello. La maggior parte delle auto in circolazione, quindi, dovrebbe richiedere un intervento che ha un costo intorno ai 600 euro.
La sostituzione della catena dovrebbe costare di più, proprio perché è l’operazione di smontaggio è più complessa. In ogni caso, è meno probabile la rottura di una catena rispetto a quella di una cinghia. Devi anche tenere presente che una cinghia troppo robusta finirebbe per danneggiare gli ingranaggi, provocando gli stessi effetti dannosi di una sua eventuale rottura. Viceversa, usare lo stesso materiale per tutti gli elementi comporta un’usura più equilibrata degli stessi, una caratteristica che consiglia l’uso di una catena di distribuzione.
Cambio della catena di distribuzione: conclusioni
La catena di distribuzione non è la soluzione più conveniente, né per le case costruttrici, né per gli automobilisti; si tratta però della tecnologia più fine attualmente disponibile per eseguire una fasatura del motore perfetta. Un’auto sportiva o comunque di un certo livello, inteso sia come meccanico che economico, generalmente non adotta una cinghia di distribuzione: avrebbe lo stesso effetto di combinare la plastica con la radica di noce.
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