Il nome di Bristol Cars dovrebbe far sorgere negli appassionati un piccolo sussulto, poiché la Casa britannica fondata nel 1947 e con sede a Filton, aveva cessato la sua produzione di auto di lusso nel 2020. La notizia della liquidazione della società aveva scosso tutto il mondo dell’automotive, ma recentemente è trapelata la notizia che vedrebbe Bristol Cars risorgere dalle proprie ceneri, attingendo a piene mani dalla modernità per scrivere il proprio futuro. In programma, infatti, ci sarà il lancio entro il 2025 di un nuovo veicolo totalmente elettrico – chiamato Buccaneer – che aprirà le danze al nuovo corso del brand di Sua Maestà.
Ruolo trainante nel mercato inglese delle elettriche
La nuova vita di Bristol Cars significa anche darsi un obiettivo e uno scopo ben preciso, che si traduce nella voglia matta di imporsi nel mercato inglese, come leader nel segmento delle auto elettriche. Una missione sicuramente ambiziosa, difficile, ma certamente stimolante. Tutto ciò rappresenterà un repentino cambio di rotta rispetto al passato, nel quale la Casa di Filton ha svolto un ruolo da comprimario. Le auto seppur di lusso e realizzate in modo artigianale, non hanno mai occupato una grossa fetta di mercato, per questo motivo il nuovo indirizzo significa cambiare completamente missione. Passare da cento auto all’anno a qualche decina di migliaia, significa una parola soltanto: rivoluzione.
L’Idea di Jason Wharton
Jason Wharton è l’ideatore di Bristol Cars 2.0, colui che ha intrapreso l’avventura di traghettare nel futuro questo Marchio dal temperamento e dalla filosofia costruttiva tipicamente britannica, ancora attaccata all’idea di poche auto per poche persone. Il nuovo proprietario ha rilasciato queste dichiarazioni: “Bristol ha il DNA di un vero marchio britannico, rinomato per la creazione di veicoli lussuosi e distintivi. La mia intenzione è quella di far rivivere e rinvigorire questo brand iconico, preservandone il patrimonio, ma rimasterizzandolo completamente per affrontare al meglio le sfide del 21 ° secolo”. Wharton afferma di considerarsi un investitore “a lungo termine” su Bristol, e mira a sviluppare e rendere redditizia e produttiva tutta la filiera legata a questa industria.
La sfida dell’elettrificazione
La grande sfida porta il nome di Buccaneer, un’auto che segnerà un nuovo e fondamentale inizio delle attività. Quello che ancora è da delineare è come farà Bristol Cars a sviluppare delle unità motoristiche elettriche, senza l’appoggio di qualche grosso colosso, che abbia alle spalle l’esperienza ideale per rendere appetibili e interessanti i nuovi prodotti della Casa inglese. In passato, Bristol Cars aveva costituito delle brillanti collaborazioni con Chrysler e Audi, per equipaggiare i vani motore delle proprie fuoriserie. A chi toccherà, stavolta, dare una mano alle ambizioni della nuova Bristol? Lo scopriremo sicuramente nei prossimi mesi.
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