Bollo auto 2021: una fake news la sua cancellazione

Si era diffusa la notizia che il bollo auto 2021 sarebbe stato cancellato, ma la verità è differente. Scopriamo lo scenario.

A cura di PR e Comunicazione 13 Ottobre 2021

Il mondo delle quattro ruote non è esente dall’essere bersaglio di bufale, o fake news, tanto che recentemente si era diffusa la notizia che la consueta tassa sulla proprietà del veicolo, il bollo, fosse stata cancellata per l’anno 2021, addirittura con tanto di entrata in vigore del provvedimento al 31 ottobre prossimo. Questo è quanto mai sbagliato, in primis perché il Governo avrebbe dovuto emanare una nuova legge di modo che le Regioni – aventi autonomia in materia – si adeguassero. L’Autonomia regionale, tra l’altro, consente solo riduzioni o esenzioni ma non la cancellazione generalizzata del bollo. Vediamo meglio la situazione.

La situazione odierna

Nel decreto attuativo del 22 luglio 2021 al “Sostegni bis” era stata sottolineata la possibilità di sanare i debiti fino a 5 mila euro (cifra compresa di interessi e sanzioni), contratti con lo Stato per il decennio che va dal 2000 al 2010. Tra le voci in capitolo ci sono – naturalmente – i bolli auto non pagati. La possibilità è riservata, quindi, soltanto alle persone fisiche e alle imprese che abbiano dichiarato nel 2020 un reddito del 2019 fino a 30 mila euro complessivi lordi annui. Secondo quanto preventivato dal decreto attuativo, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrebbe passare allo stralcio delle cartelle sino al 31 ottobre 2021, in modo del tutto autonomo, senza alcuna richiesta da parte del contribuente. Per questo motivo era sorta la questione riguardante la cancellazione del bollo auto 2021, ma nella fattispecie non è così.

Il condono 2021

Il condono 2021 si riferisce alle cartelle affidate agli agenti della riscossione (prima Equitalia, adesso l’Agenzia delle Entrate-Riscossione) tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010. In questo caso non si tiene conto dell’anno in cui multe, bolli e altre imposte risultano non versate, ma dell’anno in cui è avvenuta l’iscrizione nella cartella esattoriale. Rientrano nella tipologia anche le cartelle per le quali si è eventualmente aderito alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio. I soggetti interessati, tuttavia, possono verificare la propria posizione accedendo all’area personale sul sito dell’AdE: attraverso Spid, Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi, e sempre in ottobre, con il Pin dell’Agenzia delle Entrate.