Nelle auto da corsa gli alettoni sono indispensabili per ottimizzare al massimo l’aerodinamicità, mentre in tutte le altre sono spesso visti come elementi di personalizzazione. Ecco a cosa servono davvero gli alettoni per auto e qual è la loro storia.
L’invenzione degli alettoni auto
Gli alettoni e gli spoiler delle auto hanno da sempre funzioni specifiche: devono migliorare l’aerodinamica, la stabilità, l’assetto, la tenuta di strada e la velocità, oltre a influire sui consumi. Quando si parla di spoiler e alettoni è la fisica a farla da padrone: il principio è quello che consente agli aerei di volare, che però sulle auto viene usato nel modo contrario spingendo al massimo il mezzo verso terra, creando quindi deportanza e non portanza.
Ma quando sono nati? Il debutto dello spoiler risale agli anni ’60: l’auto da corsa che li mostrò sulla coda è stata la Ferrari 246SP del 1961, in una sessione di prove a Monza nel marzo di quell’anno. Si trattava di una biposto a cielo aperto progettata da Carlo Chiti, su suggerimento del pilota collaudatore Richie Ginther che si ispirò alle sue esperienze in campo aeronautico.
Gli alettoni furono invece introdotti dalla Chaparral 2E nel 1966, con risultati impressionanti. Prima che venissero introdotte delle limitazioni sul numero di profili utilizzabili, le monoposto di Formula 1 ne montavano sull’ala posteriore anche una decina per assicurarsi la massima deportanza possibile.
Spoiler e alettoni a fine anni ’60
Sulle auto da corsa degli anni Sessanta fu presto introdotto anche l’alettone anteriore (detto “labbro”), che contribuiva a supportare la fase di sterzata del mezzo ottimizzando i flussi d’aria, la resa del sistema di raffreddamento e il carico aerodinamico.
Solitamente gli alettoni erano fissi, ma nelle auto da competizione mantenevano un po’ di flessibilità: il primo cambiamento avvenne nella seconda metà degli anni 60.
In questo periodo infatti vennero introdotti i primi profili mobili sulle auto di Formula 1: essi erano azionabili dal pilota usando una leva che ne variava l’angolo d’incidenza dall’interno. Questa miglioria però durò poco, dato che nel 1969 furono proibiti per la loro fragilità.
L’evoluzione di spoiler e alettoni
A ogni modo l’applicazione degli alettoni si è estesa molto presto alle vetture di serie, e ancora oggi sono estremamente apprezzati, non solo per il tuning ma anche per la massima personalizzazione del design.
Un discorso a parte meritano gli spoiler, oggi parte integrante del design e dell’aerodinamica, ormai di uso comune soprattutto nelle vetture da turismo: lo spoiler infatti separa il flusso d’aria evitando che venga indirizzato verso il basso.
Film come “Fast and Furious” hanno mostrato spoiler e alettoni anche di grandi dimensioni, più estetici che compatibili con i principi dell’aerodinamica. Per questo motivo oggi i migliori risultati di questi profili si ottengono principalmente sulle auto sportive, supercar o hypercar: qui la differenza è davvero marcata.
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